Dall’abitato di Vinca, nei pressi del negozio di alimentari, si seguono i segnavia CAI che si introducono nelle viuzze del paesino, fino ad uscire nei boschi di castagno a monte dell’abitato.
Si seguono le indicazioni per il ripido sentiero 190, che in circa 1ora conduce all’attacco della cresta, dapprima in boschi di castagno poi in maestose pinete. Arrivati sulla spalla, si prosegue seguendo l’evidente filo di cresta dal quale in lontananza spunta la cima. Tale cresta è un lungo e divertente saliscendi, a tratti esposto, spesso svalica sul versante sud con brevi tratti di arrampicata elementare.
Nella prima metà del percorso, si passa dal M. Bardaiano, e sono previste tre calate in corda doppia gia attrezzate (la prima e la terza di una quindicina di metri, la seconda di 6-7 eventualmente evitabile con una disarrampicata non proprio agevole).
Si arriva quindi in una sella abbastanza larga , dove con camminata siraggiunge la base del canalino dell’anticima, divertente e protetto da vento (occhio ai sassi smossi dalle capre!), e quindi con altri passi di arrampicata misti a camminata si arriva sul traverso prima delle placche finali. Il traverso è in costante salita, non difficile ma con terreno friabile . Notato qualche spit che sembra di recente collocazione, e un “filo” metallico arrugginito che non mette troppa sicurezza.
Ultime placche in “pseudoarrampicata” senza problemi (I°/II-°max, attenzione comunque a non tirare roba marcia o instabile), e quindi si arriva sul tratto finale di cresta piuttosto larga (croce metallica sulla dx) e quindi alla cima (libro di vetta). Rientro a vinca per il sentiero normale.