Si prosegue diritti sullo sterrato seguendo le indicazioni per poi, a un bivio, andare a dx in salita (cartello). La pista sale tra i vigneti e raggiunge la Chiesa di San Grato per poi proseguire come sentiero nel bosco.
Ad un bivio si va a sx in salita per poi proseguire fino a quando, nei pressi di un tornante, a dx si stacca in salita la stradina che porta alle rovine del Castello di San Lorenzo, da cui si ammira un esteso panorama.
Ridiscesi al tornante si prosegue a dx fino a un bivio nei cui pressi si trova la maestosa quercia chiamata Ruvla del Burnalot (cartello), dove si va a dx. Pochi minuti in discesa portano a un ulteriore incrocio ove si va ancora a dx seguendo le indicazioni CAI. Si percorre la dorsale boscosa passando dalla Pietra Romanasca (brevissima deviazione a dx per la cima), dalla Cima Scalvai e dalla Bonda Grande (o Rusca Randa, m.553), sulla cui “cima” vi è una casetta di legno.
A questo punto conviene proseguire brevemente in discesa a raggiungere il Rifugio Alpini di Lozzolo e la Cappella della Madonna del Grappa dove si può finalmente tornare ad ammirare il panorama, Si torna sui propri passi fino alla Ruvla del Burnalot per scendere a dx su una comoda stradina che si snoda tra i vigneti (eccellenti scorci panoramici), si va a sx a un bivio e ci sporta nei pressi dell’evidente Torre delle Castelle che si raggiunge con una breve deviazione. Dal piazzale antistante la costruzione, ove sorgono la Chiesa della Madonna della Neve e un ristoro degli Alpini di Gattinara, si gode di una vista strepitosa sulla pianura e sulle montagne valsesiane.
Tornati sulla stradina, la si segue in discesa fino a quando, oramai in paese, si segue a sx via Monte Bianco e subito dopo, sempre a sx, via Cervino, che ci riporta esattamente dove abbiamo lasciato l’auto. Tempo complessivo indicativo: 3 h 30′
- Bibliografia:
- C. Martiner Testa