Dal parcheggio salire per la strada asfaltata (cartelli per Monte Guglielmo) e dopo i primi tornanti abbandonarla per deviare lungo la sterrata in direzione Aguina Agolo.
Proseguire nel bosco (sorgente circa a quota 1000 m sulla sinistra) fino ad incontrare un bell’alpeggio con cascine, quindi ancora nel bosco fino ad uscire definitivamente al grosso alpeggio della malga Aguina, con un laghetto. Splendido panorama.
Di qui comincia il sentiero di crinale che si segue fedelmente, passando per il monte Agolo (pozza), Punta Caravina (rosa dei venti con tubetti e incrocio col sentiero proveniente da Passabocche), infine la cresta su e giù che arriva alla cima del monte Guglielmo (o Golem). Per la precisione, come ben spiegato nelle storiche guide CAI-TCI dei monte d’Italia, lungo la cresta vi sono due cime: la più elevata è il Dosso Pedalta 1957 m con un semplice ometto (la prima che si raggiunge provenendo dalla cresta nord-ovst). Quindi c’è Castel Bertino 1948 m, la cima più frequentata, col grosso monumento del Redentore e relativo ricovero interno.
Discesa per la sterrata sotto al rif. Almici 1861 m che con ampio giro scende al punto di ristoro Croce di Marone 1166 m con bella fontana (a cui si accede anche in macchina), quindi a destra per sterrata seguendo l’indicazione “Anello 2 monte Guglielmo” (non cercate l’indicazione Zone perchè non c’è!). Si giunge ad un piccolo parcheggio con bacheca sugli accessi alle varie falesie presenti.
Poco dopo si potrebbe deviare a destra (sempre seguendo l’indicazione “Anello 2”) oppure si prosegue in discesa per la sterrata. Dopo vari chilometri diventa asfaltata e si ricongiunge presso il campeggio Val Tress a Cislano e da qui non rimane che risalire per la strada fino a Zone.
Possibili molti altri anelli, oltre a quello descritto. Questo forse è uno dei più lunghi, ma volendo dal rif. Almici si può anche scendere per percorso più diretto attraverso il Bosco degli Gnomi (sculture in legno) arrivando direttamente alla macchina.
- Cartografia:
- Kompass: Le tre valli bresciane no.103
- Bibliografia:
- Fausto Camerini: Guida dei monte d'Italia - Prealpi Bresciane, ed. CAI TCI