Appena arrivati a Erve, passato il ponticello, si posteggia nel parcheggio vicino al Municipio.
Al ponticello ci sono le indicazioni per Saina (624 m), che si raggiunge percorrendo tutta la strada asfaltata. Si entra nel piccolo paese e si percorre tutta al stretta stradina principale che lo attraversa. Al termine dell’ultima casa inizia il sentiero.
Si entra nel bosco e si raggiunge la Croce di Vicerola (665 m), dove si ha il primo punto panoramico sulla pianura e laghi. Qui si trova anche la palina indicante la salita al Magnodeno.
Si percorre un primo tratto ripido immersi nel bosco, si raggiunge il punto culminante, che dovrebbe essere il Monte Mudarga (909 m) si percorre un tratto in discesa e si continua con una consecuzione di salite e discese sempre nel bosco, raggiungendo il Bivacco Mario Corti (921 m).
Qua si trova l’indicazione per la salita al Magnodeno, continuando per cresta , ora, pero’, su percorso via via piu’ bello e panoramico.
Si passa il Corno di Grao (1039 m) ed il 3 Croci (con crocina in legno), poi la salita piu’ diretta e panoramica al Magnodeno (1241 m), grossa croce e altro bivacco.
Scendendo dal Magnodeno si trova un breve tratto attrezzato con catene su roccette comunque facili, si continua per il sentiero con indicazioni Passo del Fo, e si percorre la prima parte della cresta della Giumenta, che presenta dei tratti, facili, attrezzati con catene.
Si passa per il Sambuco (1226 m) per poi proseguire fino alla Cima del Fo (1327 m).
Il tratto attrezzato per quest’ultima, lo si puo’ evitare tramite un sentiero basso che passa alla sua base, ma si perderebbe la parte divertente del percorso.
Unico tratto dove le catene sono davvero utili e’ un caminetto, che se pur breve, e’ ripido e un po’ scivoloso.
Sull’anticima della cima del Fo c’e’ una croce, sulla punta vera non c’e’ nemmeno un ometto.
Prendendo il sentiero diretto che scende dalla cima, si raggiunge in breve il Passo del Fo, dove c’e’ la Capanna Ghislandi (1284 m).
Poco sopra il passo del Fo c’e’ una palina rossa indicante l’11A per il Rif Azzoni (punta Cermenati Resegone) che va ad intercettare l’ 11 che sale dalla vicina Capanna Alpinisti Monzesi.
Il sentiero 11 sale inizialmente nel bosco, poi in campo aperto alla base delle bellissime pareti che vanno a formale le creste del Resegone, si entra nel Canale di Valnegra, con percorso simpatico e ben segnato tra rocce, con qualche breve passaggio dove usare le mani.
Il canale sbuca direttamente sotto il rifugio e da questo quindi in vetta alla Cermenati 1875 m.
Ripercorrere il canale a ritroso, seguendo l’11 fino alla Capanna Alp.Monzesi.
Da qua si puo’ tornare direttamente a Erve o proseguire, prendendo l’ indicazione per le Miniere e La Passata (un cartello indica per la Passata 50 min, ma in realta’ sono circa la meta’), aggiungendo un’ ulteriore cima alla lista, Corna Camozzera.
Raggiunta la Passata (1248 m), che si collega al sentiero che sale da Brumano e da dove inizia il percorso delle creste alte del Resegone, si segue la traccia (palina e bolli) per Corna Camozzera.
Si raggiunge la vetta in circa 25 min su percorso in parte nel bosco ed in parte tra roccette. Dalla tonda vetta (1452 m con ometto) si puo’ ammirare la bella cresta sud che sale al Resegone.
Tornati a La Passata, si segue ora il sentiero basso con bolli blu, si rientra nel bel bosco e si raggiunge la localita’ Piazzo. Sempre seguendo il sentiero principale si raggiunge il bivio per i rifugi (palina), si prosegue sul sentiero che scende (nessuna palina che indica ma con ometto grosso sul percorso) fino a raggiungere un ulteriore bivio.
Qua c’e il cartello che indica ERVE; si segue questa indicazione (piu’ avanti volendo c’e la possibilita’ di una variante) ed ora il sentiero scende diretto nel fondovalle dove scorre un bel torrente con varie pozze tra le rocce montonate. Costeggiando sempre il torrente si arriva a fonte S Carlo, poi alla localita’ Gnett ed, infine, tramite sterrata agro-pastorale, ad Erve in via Resegone.
Seguendo la strada principale si raggiunte Municipio e parcheggio.
- Cartografia:
- kompass 105