Note
Storico
2.5Km
4.5Km
4.5Km
4.8Km
6.1Km
7.3Km
8.2Km
8.3Km
8.6Km
9.2Km
Via sportiva che in tre tiri sale fino alla cima di Rocca Furà. Alla prima sosta la via interseca l'antica suggestiva scalinata scavata nella roccia, che con percorso molto esposto saliva alla cava di macine. A metà del primo tiro è stato rinvenuto (e lasciato) un vecchio chiodo. Due vecchi spit si trovano lungo la scalinata, verosimilmente per proteggere la salita della stessa. A destra della via è presente una via ignota di due tiri, a vecchi spit da 8 mm, che termina lungo il margine della cava, segnalata su Gulliver da Michele Motta (https://stage.gulliver.it/itinerario/70216/). Roccia molto lavorata con magnifico grip. Protezioni mobili non necessarie.
Avvicinamento
Seguire la strada per la falesia della cava di Borgone, superarla e raggiungere la borgata Chiampano. Dal parcheggio seguire le indicazioni per Rocca Furà (15 minuti). La via attacca subito a sinistra della ferratina che sale all'antica cava di macine di Rocca Furà (nome alla base).
Esiste una possibilità alternativa di avvicinamento partendo dalla falesia Avanà (in questo caso parcheggiare alla borgata Achit): oltrepassare il fronte della falesia, superare il settore Avanino sulla destra e seguire la traccia di sentiero (ometti) che in lieve falsopiano porta all'attacco della via in una decina di minuti dalla falesia.
Descrizione
Esiste una possibilità alternativa di avvicinamento partendo dalla falesia Avanà (in questo caso parcheggiare alla borgata Achit): oltrepassare il fronte della falesia, superare il settore Avanino sulla destra e seguire la traccia di sentiero (ometti) che in lieve falsopiano porta all'attacco della via in una decina di minuti dalla falesia.
- L1: partenza da stele staccata, muretto, superare un tettino con ristabilimento delicato, seguire la fessura ascendente verso destra e quindi la placca con passo delicato (5c, 20 m);
- L2: risalire il muretto e seguire la placca abbattuta con chiodatura distanziata, fino alla sosta posta alla base della parete verticale (IV, 35 m);
- L3: alzarsi lungo il fessurino (passo 6a), successivamente traversare brevemente verso destra (6a) sino ad alzarsi su buone prese e proseguire su placca (5c) che via via si abbatte superando un tratto finale su splendida roccia lavoratissima (25 m).
Un’unica calata in doppia di quasi 60 metri fino alla base
Via aperta dal basso da Antonio Migheli e Claudio Pajola nell'aprile 2019.
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