Da Finero si segue un sentiero verso Sud che scende ad attraversare il torrente e risale verso la frazione di Provola. Dopo il ponte e un breve tratto boscoso si raggiunge un prato dove si stacca un sentiero a destra, che conduce alle ultime abitazioni di Provola. Dietro alle case si incontra il sentiero che si inoltra pianeggiante nella valle del torrente, che in questo tratto si chiama semplicemente “il Fiume”, e più a valle prenderà il nome di Cannobino. Il sentiero prosegue a lungo in una ombrosa faggeta mantenendosi sulla destra idrografica del torrente; più avanti si incontra il bivio per Alpe Chiarone che si lascia sulla destra, continuando in direzione Sud-Ovest. Si raggiunge ciò che rimane dell’Alpe Prebusa, 1154 m, (Prà dul Bisà secondo la dizione locale) dove si nota una caratteristica “balma”, ricovero ottenuto da un grosso masso erratico. Il sentiero prosegue ancora pianeggiante nella stessa direzione fino ad un bivio con cartelli indicanti A. Val Viccio e Bocchetta di Terza a sinistra, Alpe Vou e A. Cortechiuso a destra. Si prosegue in quest’ultima direzione e dopo un ultimo tratto pianeggiante il sentiero comincia a salire in maniera decisa, raggiungendo così i ruderi dell’Alpe Vou inferiore quindi il bivacco presso l’Alpe Vou superiore, 1409 m, indicata come Alpe Uovo in cartografia. Si costeggia la base della terrazza che ospita i ruderi dell’Alpe Zucchero e si continua a salire verso Sud-Ovest, quindi il sentiero devia a destra, attraversa il torrente e dopo una breve pietraia risale una ripida costa boscosa con una bella vista dall’alto sui luoghi appena visitati. Si attraversano senza difficoltà dei lastroni di roccia affioranti e dopo una ulteriore ripida salita su terreno più aperto, il sentiero entra in un ampio canale che risale con percorso lastricato. Dopo alcuni affioramenti di marmo si nota sulla destra il bivacco dell’Alpe Cortechiuso, 1883 m, e più in alto la traccia in diagonale verso sinistra che conduce alla Bocchetta di Cortechiuso. Volendo, è possibile raggiungere direttamente il sentiero risalendo una ripida pietraia; si consiglia comunque di transitare per l’Alpe Cortechiuso dove esiste una fontana, non sempre fornita d’acqua. Dietro le baite si ritrova il sentiero prima citato, proveniente dalla Forcola, che si segue in lieve salita verso Sud fino alla Bocchetta di Cortechiuso (2030 m). Dalla bocchetta si risale in breve il versante Ovest del Cimone di Cortechiuso, seguendo tracce di sentiero che terminano sulla cresta Ovest a pochi metri dalla vetta. Ritornati alla Bocchetta si segue verso Sud-Ovest lo storico “sentiero Bove” nel breve tratto che costeggia la base della cresta che collega il Cimone di Cortechiuso alla Laurasca, passando alti sopra il Lago del Marmo. Giunti al bivio si prende il sentiero a destra che scende a Scaredi da cui lungo la frequentata mulattiera si arriva a Fundighebi.
Chi volesse invece tornare verso Finero, tenendo conto di un sensibile allungamento dei tempi di percorrenza, dalla Bocchetta di Cortechiuso può tornare sul sentiero appena percorso all’omonima alpe, proseguendo poi prima sul versante cannobino quindi su quello della Val Loana fino alla Forcola (1683 m), da cui un sentiero scende in direzione Nord-Est all’Alpe Oro di Giove (Or de zut, “orlo di sotto” per i locali). Passata una cappella la traccia devia a sinistra, entra in una faggeta e scende all’Alpe Chiarone (1217 m) da cui una strada sterrata transitando per le località di Fela, Dorbolo e Scogna riporta a Finero.
- Cartografia:
- Parco nazionale Val Grande. Comunità montane: alto Verbano, Cannobina, Ossola, Valgrande, Vigezzo 1:30.000 ed. Zanetti