Nonostante entrambe le cime siano già recensite singolarmente su Gulliver, ho deciso di inserire anche questo itinerario ad anello perché a mio parere può essere una valida soluzione per una gita in zona e una buona scusa per passare una notte al Rifugio Amianthe visto che ormai il Grand Combin e la Grand Tete de By sono diventati quasi inaccessibili da questo versante.
Cento metri prima di Glacier parte sulla sinistra una mulattiera lastricata (indicazioni per il Rif. Amianthe-segnavia n° 4).
Rimontare la pineta su facile mulattiera (qualche tratto ripido) e sbucare nella conca di By, in prossimità di una piccola diga.
Proseguire in falsopiano fino all’alpe By, quindi prendere quota attraversando i pascoli. Superato un primo ruscello si incontrano le ultime baite, di recente ristrutturazione (fontana).
Superare le baite verso sinistra ed attraversare un secondo ruscello. Il sentiero si fa più ripido con numerosi tornanti, prima nei prati poi su sfasciumi.
Raggiungere la base del tratto attrezzato con corda e scalini metallici, che si supera velocemente e senza grosse difficoltà (circa 20 metri senza passaggi esposti), e in pochi minuti si raggiunge il rifugio Amianthe dove si può pernottare per spezzare la gita in 2 giorni (consigliato!!!).
Dal rifugio proseguire a destra e attraversare un breve pianoro in direzione Est. Dopo un primo tratto di salita un po’ più ripida si aggira una bastionata rocciosa (breve passaggio leggermente esposto) che immette sul pendio detritico che si risale fino a raggiungere la cima della Tete Blanche (3.413 m).
Dalla vetta scendere per circa 250 m seguendo il percorso di salita, quindi intorno a quota 3.150 m prendere a sinistra seguendo una labile traccia ben segnalata da ometti che in pochi minuti porta al Col de By (3.189 m). Da qui si segue a grandi linee la cresta verso la Tete du Filon; il percorso non presenta difficoltà alpinistiche ed è sempre evidente e segnalato da numerosi ometti. L’unico passaggio un po’ più impegnativo è quando si passa sotto la vetta e si cambia versante andando a collegarsi alla via normale di salita; qui c’è un breve traverso su terreno un po’ instabile e poi un passaggio elementare su roccette (in tutto sono 100 metri). Da qui si affronta l’ultima rampa, ripida ma senza difficoltà, e in pochi minuti si raggiunge la vetta della Tete du Filon (3.306 m).
La discesa si affronta sul versante Sud, su vaghe tracce di sentiero ma con percorso comunque evidente e segnalato da ometti. Si scende su sfasciumi fino ad un colletto a quota 3.086 m e da qui ci si tiene sul versante sinistro su pendenze contenute e terreno misto erba/sfasciumi; ci si sposta quindi a destra per evitare dei salti rocciosi e si segue a grandi linee l’Aréte de la Bonnemort, si passa a sinistra dell’omonima cima e su tracce di sentiero un po’ più marcate si punta ad un evidente alpeggio (quota 2.410 m circa) posto lungo la sterrata che raggiunge l’Alp du Filon. Qui si svolta a destra e si segue per un lungo tratto la sterrata che scende fino alla Balme de Bal (possibilità di tagliare per prati accorciando notevolmente il percorso). Da quest’ultimo alpeggio si lascia la strada principale e si prende a sinistra un’altra sterrata che in breve scende fino a due ponticelli ravvicinati (direzione Places); superato il secondo ponticello si abbandona la sterrata e si prende il sentiero numero 6 che scende rapidamente nel bosco e termina a Glacier dove si chiude l’anello.
- Cartografia:
- IGC n° 5