Dalla diga di Place Moulin (1980 m ) seguire le indicazioni per i rifugi Prarayer e Aosta con il facile e pianeggiante tracciato che costeggia il lago sul lato destro orografico.
Superato il rifugio Prarayer si continua seguendo la valle che fatica a prendere quota con il sentiero che dopo essere passato sulla sponda opposta del torrente Buthier (ponti)ritorna nuovamente sui propri passi in prossimità di un larice monumentale.
Raggiunta la piana alluvionale che sfila sotto al Tète de Roses si prosegue superando una morena ricoperta di vegetazione per giungere ad un successivo tratto pianeggiante dove si attraversa il torrente impetuoso (ponte), per iniziare a salire (adesso bruscamente) il fianco franoso della morena che scende sul lato sinistro orografico della valle.
Arrivati a cavalcarla, risalirla tenendo il filo e con due brevi perdite di quota avvicinarsi alla bastionata rocciosa dove a sinistra sorge il rifugio Aosta (2781 m) , ottimo ma spartano punto di appoggio per suddividere la gita in due giorni vista la complessità dell’escursione nel complesso.
Dalle spalle del rifugio parte una traccia molto ripida che risale pendii e morene ricoperti di sfasciumi sino a raggiungere il tratto attrezzato a catene che permette di superare il Col de la Division (3314 m), porta di accesso al ghiacciaio di Tsa de Tsan.
Dal colle scendere il ghiacciaio poco crepacciato in direzione nord ovest , perdendo un’ottantina di metri di dislivello sino a raggiungerne il catino inferiore . Risalire lievemente il fianco opposto (crepacci) puntando alla fascia rocciosa che separa il ghiacciaio di Tsa de Tsan con il Col des Bouquetins nel punto che si presenta più breve ed abbordabile. Restando preferibilmente a destra risalire alcune rocce rotte ricoperte di detrito dove risulta difficile proteggersi sino a raggiungere nuovamente terreno nevoso o di ghiaccio che in maniera sempre meno ripida porta al Col des Bouquetins (3357 m). In alternativa a questo passaggio si può scegliere ( In assenza di terminali insormontabili), di affrontare lo scivolo glaciale circa 100 metri più a sinistra che consente di evitare totalmente il tratto roccioso ma con pendenze attorno o superiori ai 55°.
Dal pianeggiante valico svoltare ora decisamente a destra (est) per risalire la parte superiore del Ghiacciaio du Mont Miné andando ad incrociare le tracce che provengono dai tracciati svizzeri.
Superato un tratto dove il ghiacciaio sale più ripido deviare ulteriormente a destra (sud) aggirando pericolosi crepacci puntando alla ormai vicina Tète de Chavannes. Raggiunta una insellatura a sinistra della vetta continuare sulla dorsale molto crepacciata sino a toccare e aggirare alcune roccette e un breve tratto ripido di misto che precede la punta (3671 m).
Dalla punta scendere inizialmente sui propri passi sino all’insellatura poi con direzione Nord est in piano costeggiare le fessure dei crepacci senza attraversarli sino ad una zona meno tormentata che permette di risalire il versante nord della Tète Blanche fino alla sua massima elevazione (3724 m).
Una volta scesi di un centinaio di metri in direzione nord si compie un’ampio arco a destra anche esso in discesa che permette di aggirare un tratto di seracchi transitando dal Col di Tète Blanche (3596 m) e con successivo traverso (sud) raggiungere il Col de Valpelline (3562 m).
Dal colle scendere un tratto del Ghiacciaio di Tsa de Tsan tenendosi al centro del canale ma a debita distanza dei sassi che cadono dalla parete sud della Tète Blanche .
Quando il terreno diminuisce la pendenza spostarsi a sinistra e con lungo traverso su ghiacciaio riguadagnare il Colle della Division (grossi ometti in pietre ) già transitato in salita.
Ritorno all’auto senza variazioni.
- Cartografia:
- Carta Kompass 1 : 50000 N° 87 Breuil- Cervinia -Zermatt