La salita si svolge inizialmente lungo il Vallone Varaita di Rui, che solitamente è tracciato ed è percorribile senza problemi fino alle Grange Rui, mentre la parte superiore non sempre è tracciato ed occorre cercare la via migliore, ma in buone condizioni di visibilità non ci sono particolari problemi. Il primo tratto del Vallone Baiso del Colle richiede neve assestata e sicura, in quanto ci sono pendii abbastanza ripidi e convergono in una specie di ampio canale, un altro tratto che richiede attenzione è il canale che porta nella conca terminale posta sotto la Testa di Malacosta e la Punta Mait, anche qui occorre neve sicura, spesso sono necessari piccozza e ramponi. La parte finale e l’ampio crestone non presentano difficoltà, occorre solo fare attenzione agli ultimi metri, dove ci sono alcune facili roccette da scavalcare per arrivare in cima. Il periodo migliore per effettuare questa bella gita va da febbraio ad aprile.
Dal Rifugio Melezè (o da S.Anna di Bellino a fine stagione) si prosegue lungo la stradina al centro del vallone Varaita di Rui, ignorando la diramazione di destra per il Pian Traversagn e Rocca la Marchisa. Si supera un ponte, e, poco dopo si raggiunge un bivio, dove occorre girare verso destra (indicazioni per il Bivacco Boerio e il Mongioia) in direzione della caratteristica Rocca Senghi, superando le Grange Cruset e portandosi gradualmente a destra, passando sotto il grande blocco roccioso (Rocca Senghi) si volge poi a sinistra, si oltrepassa un ponte e si piega poi a destra, iniziando a risalire il Vallone Varaita di Rui, ricalcando grosso modo l’itinerario estivo, tenendosi alla sinistra del torrente. Si prosegue la salita, con alcune diagonali sempre sul lato sinistro del vallone, raggiungendo infine le Grange Rui 2480 m.
Da questo punto occorre abbandonare il vallone di Rui (eventuali tracce dirette al Mongioia o Fiutrusa) , per iniziare a salire i pendii verso sinistra, entrando nel Vallone Baiso del Colle. Nel primo tratto del vallone si costeggia a sinistra un incassato torrente fino ad una strettoia, dove il vallone si apre e diventa decisamente più ampio. Si traversa il torrente verso destra e si punta ad un canale visibile solamente all’ultimo, superata una ripida rampetta si entra nella conoide iniziale del canale che va risalito tenendosi al centro oppure a sinistra. E’ abbastanza ripido e spesso per salire sono utili piccozza e ramponi, usciti dal canale, si traversa a sinistra entrando nell conca terminale dell’anfiteatro posto tra la Testa di Malacosta (a sinistra) e la Punta Mait (a destra). Si sale ora con percorso libero, puntando al colle che divide le due cime. Con percorso diretto verso sinistra, superato un pendio moderatamente ripido si raggiunge il colletto, e da qui piegando a destra per facile cresta e alcune roccette affioranti si raggiunge la cima. In alternativa, dalla conca terminale a quota 2800 m è possibile anche volgere a destra e raggiungere una dorsale che va risalita interamente, nella parte finale ci sono alcuni brevi passaggi di facile arrampicata che portano in cima. La vetta è costituita da alcuni spuntoni rocciosi sormontati da un semplice ometto. Dal Rifugio Melezè alla cima ore 4.00, indicative a seconda delle condizioni e del proprio grado di allenamento). In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario percorso in salita.
- Cartografia:
- carta Fraternali foglio 17 Alta Val Varaita. scala 1:25000