La Torre del Gran S.Pietro, massima elevazione alla testata del vallone di Piantonetto, è una maestosa cima che cattura subito lo sguardo già dal fondo valle. Normalmente viene scalata nei mesi estivi, quando la cresta sommitale è sgombera dalla neve, tuttavia con le anomalie climatiche di questi ultimi inverni non è più cosa rara in tarda primavera trovare le condizioni giuste per scendere in sci il canale centrale sotto la cresta degli Apostoli e percorrere la cresta che conduce in vetta con neve portante e non troppo abbondante.
Materiale utilizzato: una corda da 20 mt, 4 friends misure medio-piccole, qualche rinvio o moschettone.
Dal parcheggio poco sotto il colmo della diga si segue per un buon tratto la sponda orientale del lago di Teleccio per poi risalire a destra fino al rifugio Pontese.
Dal rifugio percorrere fino in fondo l’ampio pianoro delle Muande. Lasciare a sinistra l’alpe Muanda di Teleccio e con direzione nord salire il pendio che si fa sempre più ripido, calzando eventualmente i ramponi.
Raggiunto il pianoro a quota 2750m proseguire verso nord e deviare a sinistra superando un pendio-canale più ripido per raggiungere il ghiacciaio di Teleccio.
Piegare a sinistra e su terreno meno ripido, sormontato dalla imponente mole del Gran San Pietro, portarsi sotto il colle di Teleccio e raggiungerlo con un’ultima rampa più ripida per una cinquantina di metri.
Dal colle si rimonta il ghiacciaio in direzione ovest puntando al centrale dei tre canali che scendono dalla cresta degli Apostoli (con esposizione Sud est, neve che molla molto presto quindi..). Prestare attenzione alla base di detto canale per la presenza di una terminale che, nella stagione tardo primaverile, potrebbe risultare solo parzialmente chiusa.
Risalire direttamente il canale fino alla sua sommità dove si lasciano gli sci (quota 3550 circa) e guadagnare la cresta seguendola fino al colle di San Pietro. Proseguire brevemente sul versante Valnontey (cordoni in loco da verificare) fino a giungere ad un colletto dal quale si risale per filo o poco a destra fino ad un comodo forcellino. Da qui si prosegue direttamente per una ventina di metri per poi procedere in traversata a sinistra per buona roccia fino al centro del piccolo anfiteatro sottostante la cima. Quindi con breve arrampicata si giunge in vetta.
Le condizioni di salita della predetta cresta possono variare significativamente a seconda dell’innevamento, il quale può rendere più impegnativo il reperimento e il relativo superamento dei passaggi chiave (max II+/III su roccia a seconda se si segue il percorso estivo o se si effettuano varianti causa neve).
Possibilità di velocizzare la discesa utilizzando un paio di soste (cordoni su roccia eventualmente da rinforzare) per effettuare brevi calate.
Una volta ritornati alla sommità del canale riprendere gli sci ed iniziare la discesa dapprima superando una strettoia tra le rocce e poi proseguendo su pendenze costanti e per brevi tratti superiori ai 45°. Canale generalmente regolare nella stagione primaverile, prestare attenzione ad alcuni affioramenti rocciosi laterali, soprattutto a sinistra nella parte terminale, che in caso di caduta non perdonerebbero (Calcolare bene l’orario di partenza tenendo conto dell’esposizione soleggiata del canale in relazione alla lunghezza complessiva dell’itinerario)
Conclusa la discesa del canale non resta che godersi i bei pendii che scendono dal colle di Teleccio (esposti ad Ovest) fino al pian delle Muande.