La Pointe de Bellecombe è una cima erbosa sul versante di salita. In vetta bella croce metallica e lapidi che ricordano uno scontro fra truppe francesi e tedesche nell'aprile del 1945 .
Il Mont Froid è stata una cima fortificata. Sul suo crinale rimangono i resti di due forti. In vetta grossa croce (parecchio brutta). La salita è facile anche se vi è un lungo tratto esposto.
Poco dopo il bivio per il Refuge si può parcheggiare a destra su uno spiazzo erboso dove inizia una strada sterrata (palina in legno con indicazioni per Col de Sollieres e Fort de Montfroid ).
Dal parcheggio proseguire lungo la stretta strada asfaltata sino ad incrociare sulla destra la strada poderale che sale agli Alpeggi Mastrellet (palina indicatrice). Si sale su questa strada che in breve porta all’alpeggio; sulla sinistra dell’alpeggio una palina indica il percorso per il colle di Bellecombe; proseguire lungo il sentiero segnalato con paletti e tacche gialle che, salendo nelle praterie con alcuni strappi ripidi, giunge al pianoro del colle di Bellecombe.
La cima si trova alla sinistra; abbandonare il sentiero che sale al colle di Sollieres, e andare a sinistra verso la cima intercettando su una roccia un segno giallo, di qui in avanti vi sono tracce di sentiero con alcuni segni gialli e qualche ometto; si risale il ripido il crinale per circa 300 m di dislivello, dove il terreno diventa sempre più pietroso con sfasciumi; dopo aver risalito questo ripido crinale, la pendenza si abbatte e si vede già la croce di vetta che si raggiunge in breve.
Si ritorna al colle di Bellecombe e si sale sul sentierino in direzione nord. La traccia alterna tratti con poca pendenza ad altri più ripidi. Fare attenzione a seguire i segni gialli perchè se si perdono si raggiunge il col de Sollieres a destra, aggiungendo un quarto d’ora di cammino. Il sentiero raggiunge i Baraccamenti, vecchie caserme ormai dcrollate e si collega al sentiero per il Monfroid proveniente dal col de Sollieres. Si sale con tornanti regolari, raggiungendo il primo forte. Da qui un lungo traverso un po’ esposto, con lieve pendenza raggiunge la vetta e il secondo forte.
Dopo la visita al forte sommitale (ponte crollato, bisogna scendere di qualche metro), si ridiscende la via di salita, trascurando la deviazione per il col de Bellecombe, e dopo poco si raggiunge il col de Sollieres. Da qui si scende con dolci pendenze nei prati, incontrando numerosi piccoli laghetti e molti inghiottitoi carsici, in un ambiente molto particolare di rocce bianchissime. Il sentiero piega poi a nord e si collega alla sterrata che scende verso il rifugio, incontrando in breve la strada e quindi il punto dove si è lasciata l’auto.