1) Da Chiavenna si segue la SS37 in direzione del Maloja Pass e di Saint Moritz, oltrepassando San Carlo, Borgonuovo e Ponteggia fino a raggiungere in confine di Stato. Passati in territorio elvetico, si superano i centri di Bondo, Bregaglia e Casaccia, per risalire con una fitta serie di tornanti al Passo del Maloja (SS n. 3). Dal passo si prosegue sul versante opposto, toccando prima Sils Baselgia e poi Silvaplana, si prosegue sulla strada principale (SS27) (trascurando le varie diramazioni) raggiungendo quindi Saint Moritz. Si prosegue lungo il fondovalle fino a Celerina, qui si volge a destra (indicazioni per Pontresina ed il Passo del Bernina) seguendo la SS29 fino a raggiungere Pontresina, dove ci sono ampie possibilità di parcheggio, ma tutte a pagamento). (56 km da Chiavenna).
2) Da Sondrio si segue la SS38 (indicazioni per Bormio) superando alcune località intermedie come Piateda e Tresenda fino a raggiungere Tirano, dove occorre svoltare a sinistra lungo la SS29, ed oltrepassare pochi km dopo il confine di stato ed entrare in Svizzera. Si prosegue ora per la Valle di Poschiavo, superando Brusio, e in successione Poschiavo con il suo lago omonimo per iniziare la lunga salita (ignorando la deviazione per Livigno) che conduce infine al valico del Passo del Bernina. Da qui si scende decisamente, superando la spianata di partenza della funivia della Diavolezza, la località di Morteratsch, fino a raggiungere Pontresina. (74 km da Sondrio).
da Pontresina, si segue inizialmente la strada sterrata (è presente una grande insegna in legno che indica la Val Roseg) che inizia a risalire l’ampia Val Roseg. Questa stradina è interdetta al traffico privato, il transito è consentito solo ai residenti, oltre alle carrozze trainate da cavalli. Dopo un breve tratto, si abbandona la strada sterrata e si imbocca un sentiero che prosegue a sinistra (cartello indicatore, indicazioni per la Val Roseg, Hotel Roseg e Chamanna da Tschierva), segnalato con segnavia bianco-rossi, che con andamento quasi del tutto pianeggiante, risale la valle, superando alcune fasce boscose e conche prative, non lontano dalla strada sterrata, e in qualche punto la intercetta, ma tenendosi sempre al di fuori, e costeggiandola a sinistra. Dopo circa 2 ore di cammino si raggiunge un ampio pianoro a quota 2000 m dove si trova l’Hotel Roseg (aperto e gestito per buona parte dell’anno). Senza raggiungere l’hotel, si devia a sinistra, seguendo sentiero (cartello indicatore per la Chamanna da Tschierva) che in breve raggiunge gli alpeggi dell’Alpe Misaun 2014 m su terreno prativo e sempre pianeggiante. Gradualmente il sentiero inizia a salire e a prendere quota, entrando nella Val Tschierva, prima con un lungo tratto in diagonale, poi con una serie di serpentine, supera uno spallone detritico e piega decisamente a sinistra, entrando in un valloncello, dove si apre una magnifica visuale sui Pizzi Roseg, Scerscen e Bernina che in leggera salita inizialmente, e poi una serie di tornanti conduce infine allo spiazzo dove è ubicata la Chamanna da Tschierva (ore 3.30/4.00 da Pontresina). Dal rifugio si segue un sentierino che sale direttamente verso una bastionata rocciosa, arrivando sotto una paretina, che si supera con l’ausilio di cavi metallici e alcuni pioli infissi sulla roccia. Superata la paretina, il sentiero sale per cenge e gradoni, poi la traccia supera una vasta pietraia, ad un bivio, si ignora a destra una traccia (porta alla Fuorcla Prievlusa e all’attacco della nota cresta Biancograt al Bernina). Una targa fissata su un pietrone indica la direzione da seguire (scritta Piz Morteratsch) e si prosegue tenendo la sinistra del vallone. La traccia è sempre ben indicata da ometti e qualche segnavia, superata prima una zona di grossi pietroni e successivamente una vasta placconata, si arriva alla conca terminale, occupata dal ghiacciaio (Vadrettin da Tschierva). Raggiunto un grande ometto di pietre (utile riferimento anche in discesa, e con scarsa visibilità) si mette piede sul ghiacciaio, normalmente è presente una pista che si tiene a sinistra, compiendo una specie di semicerchio si arriva sotto la bastionata rocciosa che sorregge la Fuorcla Boval al centro e la Fuorcla da Tschierva a sinistra. Volgendo a sinistra, si risale il ripido pendio di pietroni e facili roccette (si trovano diversi ometti) e con percorso abbastanza diretto si raggiunge l’insellatura della Fuorcla da Tschierva 3336 m. Dal colle si prosegue sull’ampia dorsale (la cresta Est) seguendo il filo, o tenendosi a destra per pietrame o neve si raggiunge l’ampia cima del Piz Tschierva, sormontata da un grande ometto di pietre (ore 3.30 dal rifugio alla cima, indicative). In discesa si segue a ritroso il medesimo percorso di salita, fino a rientrare a Pontresina.
- Cartografia:
- CNS foglio 1277 - Piz Bernina - scala 1:25000 ; Engadina-Bernina - Meridiani Montagne - scala 1:35000.
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI Bernina. Edizione 1996 (con situazioni dei ghiacciai e vari itinerari non attuali e non aggiornati).