E’ un percorso molto lungo e con un dislivello impegnativo, che perciò richiede un ottimo allenamento, soprattutto se compiuto in giornata, altrimenti ci si può appoggiare al Bivacco Regondi-Gavazzi. Importante affrontarlo con le condizioni meteo e nivologiche ottimali.
Oltre alla normale attrezzatura sci alpinistica è richiesta anche l’attrezzatura alpinistica (ramponi, piccozza ed eventualmente corda ed imbragatura) considerato che la parte conclusiva si svolge sul Ghiacciaio del Mont Gelè, purtroppo negli ultimi anni sempre più ridotto.
Dalla cima, situata al confine con la Svizzera, si possono ammirare tutte le alte montagne del Vallese, oltre che a quelle Valdostane.
Proseguire in direzione Bionaz ed appena usciti dal paese, sulla sinistra si trova il bivio per Ollomont, che si raggiunge dopo 5 km. Si prosegue ancora lungo la strada che termina dopo 3 km in località Glassier (o Glacier) nel grosso parcheggio asfaltato appena prima delle case.
Dal posteggio di Glassier si prosegue a destra oltrepassando il ponticello e si percorre una strada agricola verso la vicina Alpe Crottes dove si incontra la palina segnaletica del sentiero n.6 per il Bivacco Regondi-Gavazzi.
Dopo un centinaio di metri all’interno del bosco il sentiero si biforca: bisogna proseguire a sinistra (freccia gialla), continuando a salire con ripidi tornanti, fino ad entrare in uno stretto avvallamento nel quale scorre il Torrente de la Gaula. Poco dopo si perviene ad una caratteristica cappella incastonata nella roccia, l’Oratorio della Gaula 1863 m.
Il valloncello boscoso si allarga e diventa più dolce, ed a quota 2080 m si incontra una radura con un dosso che si lascia a sinistra, per continuare ancora in piano verso nord. E’ già visibile l’aguzza cima del Mont Gelè, ma il percorso sarà ancora lungo!
Si superano gli alpeggi Places Damon 2154 m continuando sulla destra per contornare le pendici del Mont Cornet fino all’ingresso nella vasta Comba delle Acque Bianche, restando sul suo bordo meridionale dove tramite una passerella in legno si può attraversare il torrente.
Restando all’incirca sul tracciato estivo per il Bivacco Regondi (cartello) sale un canalone abbastanza ripido che permette di accedere al pendio sovrastante non lontano dal Lac de la Clusa 2445 m.
Proseguire in direzione nord-est percorrendo un’evidente avvallamento che conduce ad un colletto oltre il quale si trova il Lac de la Leita 2555 m, passando poco al di sotto del Bivacco Regondi 2597 m, posto in cima al dosso sovrastante. Con alcuni leggeri saliscendi si giunge rapidamente alla conca che ospita il Lac de la Baseya 2516 m, oltre il quale si prosegue a destra iniziando a salire i pendii morenici sotto la lunga e frastagliata cresta del gruppo del Mont Rion.
Sfruttando un canalino più ripido, in direzione nord, si accede al lungo pendio sospeso che ospita il Ghiacciaio del Mont Gelé a circa 2800 m; non resta che salire gli ampi pendii con percorso facile ed intuitivo seguendo parallelamente l’andamento della cresta sulla destra fino a quota 3000 m, dove avviene un marcato cambio di pendenza.
Risalire una prima gobba mantenendosi preferibilmente sulla destra passando non distante dall’ampia sella del Col du Mont Gelé 3180 m. Si piega progressivamente verso nord-ovest passando alla base del Mont de la Balme, dove si intercetta anche il percorso proveniente dal Rifugio Crête Sèche.
Con un lungo traverso ascendente, lasciato a destra il Col de la Balme, ci si porta al di sotto del ripido pendio che sorregge la cima con la grossa croce ben visibile. Si aggira una modesta barriera rocciosa traversando prima verso destra, poi nuovamente verso sinistra per superare questo ripido pendio, quindi tramite la spalla nevosa finale si giunge in cima al Mont Gelè 3518 m, dal quale si può ammirare un vasto panorama. Eventualmente questo ultimo tratto può richiedere l’utilizzo di piccozza e ramponi.
Discesa:
La lunga ed avvincente discesa avviene lungo il percorso di salita, o eventualmente in traversata verso il Rifugio Crête Sèche lungo il vallone esposto a sud-ovest.