Da qui lo spigolo sud del Pizzo Tignaga è ben visibile: si sale direttamente verso la sua base, aggirando da sx una fascia di rocce, con percorso libero. Seguire gli ometti e alcuni bolli rossi/bianchi su terreno erboso abbastanza disagevole ed in ultimo su pietraia. (3h da Carcoforo)
Via di cresta in stile classico. Anche se le difficoltà si mantengono tra il III e IV e un passo di IV+ rimane una via in ambiente e mai banale.
La roccia, un granito splendido che si presta eventualmente anche con gli scarponi. I licheni presenti identificano un itinerario non molto frequentato, ma che invece meriterebbe di maggior frequentazione. Attaccare lo spigolo nella parte bassa a dx. Seguirlo nelle sue parti più logiche e si arriva alla placca verticale con 2 chiodi. Uscita esteticamente molto bella che porta dopo poco ad un cordone bianco. Questi sono gli unici riferimenti in via. Proseguire sempre in filo di cresta, fino all’ultima parte che potrete fare in conserva
Discesa.
Arrivati in cima, dopo esservi ripresi dallo splendido panorama che copre a 360° e la Est del Rosa che vi sembrerà di toccare, andate a DX. Ometti e qualche bollo rosso/bianco. Raggiungete il coletto che da sopra si vede e troverete un cavo per permettere di scendere agevolmente fino a riprendere tracce di sentiero e sassi. Seguire le tracce fino al ritorno al Pian delle Ruse. Da li il sentiero diventa normale fino al rifugio del cai di Boffalora e a seguire fino a Carcoforo