Nell'ultima edizione della Carta Nazionale Svizzera sono stati modificati alcuni toponimi: la cima, il valico e il lago sono indicati rispettivamente come Sirwoltuhorn, Sirwoltusattel e Sirwoltusee mentre il maggiore dei laghi è indicato come Sirwoltuweiher e quotato 2437 m.
Fino al Sirwoltesattel il percorso coincide con quello dell’itinerario per il Galehorn, con le medesime differenti opzioni. Dal parcheggio si scende ad attraversare il torrente su un ponticello e si risale seguendo la strada asfaltata fino alle baite di Chlusmatte, da cui parte un buon sentiero che risale in direzione Sud-Ovest i pendii transitando a breve distanza dalla cascata, dove si incontra un breve tratto attrezzato.
A monte della cascata è possibile procedere verso destra lungo la traccia che raggiunge direttamente il Sirwoltesattel oppure proseguire in salita verso la conca che ospita i Sirwoltesee, dopo aver incontrato il bivio per Egga. Questa seconda opzione è consigliabile per motivi legati al panorama e alla visita ravvicinata dei laghi. Seguendo i segni sui grossi massi rossastri si raggiunge il maggiore dei laghi, proseguendo poi lungo il sentiero che con percorso vario tra dossi erbosi e altri laghetti conduce al Sirwoltesattel.
Dal valico si risale in direzione Sud la prima gobba della cresta Nord del Sirwoltehorn, che prosegue in lieve discesa e con un tratto orizzontale ospitante diversi gendarmi, facilmente aggirabili anche se con qualche passaggio esposto. In seguito, la cresta riprende a salire allargandosi nel versante Nord-Ovest della cima; il fondo franoso di terra e pietre mobili richiede prudenza. Tracce di passaggio e qualche raro ometto conducono nel ripido tratto finale alla cresta sommitale, percorribile agevolmente fino alla vetta. Prima di questa si incontra un torrione roccioso, ben visibile anche dal basso, che si aggira sul lato Ovest e si può salire abbastanza agevolmente da Sud-Est
- Cartografia:
- Carta Nazionale Svizzera 1:25000 foglio 1309 Simplon
- Bibliografia:
- R. Armelloni, Andolla Sempione, ediz. CAI-TCI, 1991