Partenza da fraz. Castello di Pontechianale (m 1585) e sul sentiero nel Vallone di Vallanta,si devia a Destra sul Sentiero Ezio Nicoli, il quale condurrà al Bivacco Berardo, dove si può pernottare (m 2710), per spezzare in due giorni la gita.
Si seguono le tacche gialle dietro al Bivacco (le altre tacche gialle sulla pietraia condurranno al Bivacco Boarelli). Terminata la salita, si perviene ad una pietraia alla base delle Rocce di Viso da percorrere sulla destra, fino ad individuare la base del Canale Guillemin. Si percorre ove è più agevole, e in alcuni tratti serve mettere un po’ le mani (max II). Per raggiungere le Rocce di Viso si può o attaccare la cresta dal Colletto oppure una decina di metri sotto il colletto, con facile arrampicata (II) salire sulle placche ben gradinate fino quasi in cresta, tendoni sul versante sx, fino ad arrivare al torrione della cima, da superare sulla sx; quindi si sale su un camino (II/II+) fino all’uscita in cresta dove si trova l’ometto di cima. Discesa a ritroso, facendo attenzione nel disarrampicare l’ultimo torrione, fino al Colletto Guillemin.
Dal Colletto Guillemin, si devia verso W per una decina di metri, ma poi si sale su belle placche coricate con appigli cercando di stare più verso la cresta SW, onde evitare di andare troppo a W dove le placche sono lisce ed esposte. Con facile arrampicata (I/II) si arriva alla dorsale di cresta per sfasciumi fino alla cima. Dalla cima si scende sul versate opposto dove occorre calarsi in doppia. Ci sono 2 opzioni: 1) sosta su un terrazzino, corda da 60 m e calarsi (terreno sfasciumoso col rischio di tirare giù pietre) 2) consigliata: scendere di qualche metro in un camino in cassato, spit per assicurarsi e doppio anello per calarsi (15 m: è sufficiente corda da 30).
Ci si cala al Colletto Caprera e si risale con facile arrampicata (I) la cresta versoio Picco Bastia. Da qui, si percorre la cresta, facendo attenzione ad un passaggio ben appigliato ma esposto su placca coricata, verso il Colletto Corsica. Da qui si risale in cresta (F) fino all’ometto della vetta di Punta Corsica.
Dalla Punta si scende dapprima su facili sfasciumi, dopodiché il terreno diventa più ripido e sfasciumoso, da scendere dove più sembra agevole, fino alla pietraia del Ghiacciaio Quarnero, ormai (Luglio 2022) in secca, dov’è ubicato lo splendido lago glaciale.
Si risale al Colletto Fiume e con facile arrampicata su blocchi si raggiunge la piatta vetta di Punta Fiume (2 Ometti). Vista spaziale sulla Sud del Viso.
Si torna quindi al Colletto Fiume e su infidi sfasciumi si scende (attenzione: muove tutto) alla valletta sulla destra orografica della morena del Monviso, e, su pietraia, si seguono le tacche Gialle, che porteranno al Bivacco Boarelli.
Dal Boarelli, discesa nella Gola delle Forciolline, e di qui a Castello, chiudendo l’anello.