Soste riattrezzate nel 2023.
- L1: Attaccare il primo salto che in 60 metri conduce ad una sosta a spit con cordone sulla destra al termine delle difficoltà; è possibile spezzare il tiro. (75°-80°).
- L2: facile rampa di 40 m. Sosta con catena sulla sinistra.
- L3: facile rampa di circa 30 m che conduce in un bellissimo anfiteatro dove, alla base del risalto successivo, si forma un piccolo lago ghiacciato. Sosta su massi con cordino.
- L4: attaccare il tiro caratterizzato da risalti mai più ripidi di 60°; spesso uscita con poco ghiaccio ma facilmente superabile su roccia (importanti agganci per picca). Sosta al centro canale tra due massi con vecchia fettuccia e maillon ma con possibilità di integrare (la sosta a spit a sinistra è comoda per doppie ma scomoda per progressione).
- L5: tiro di trasferimento fino alla base del salto successivo.
- L6: ampio muro con diverse possibilità di salita: 70-80 m a 75°-80°. Sosta a spit a sinistra al termine delle difficoltà (tiro molto lungo con possibilità di frazionarlo con sosta su ghiaccio, altrimenti breve tratto in conserva).
Qui termina la cascata Vargnei. Volendo attaccare la candela, proseguire per vari risalti tra neve, rocce e brevi rampe di ghiaccio da affrontare in conserva protetta, per poi giungere a canale innevato che conduce alla candela. (È presente un spit con cordone e maillon sul tratto più ripido).
- L7: breve lunghezza verticale a 90°; possibilità di passare a sinistra su rampa. (Qui sono presenti caratteristiche grotte con stallatiti di ghiaccio). Sosta a spit a destra al termine delle difficoltà).
- L8: accesso all’anfiteatro tramite facile rampa di 30 m.
- L9: si tratta del tiro chiave del lungo itinerario. Spettacolare candela a 85°- 90° racchiusa in ampio anfiteatro (unico tiro visibile dalla strada). A seconda della stagione può formare diedro sulla destra (4+) oppure muro ripido sulla sinistra (5). Sosta a spit a destra finite le difficoltà.
Discesa: da S9 doppia su spit da sosta di salita fino a Pianoro di neve nei pressi di S7. Da S7 a canale nevoso. Al termine del canale nevoso spit con cordone e maillon agevolano la discesa (breve doppia, è sufficiente una corda). Da S6 fino alla base del tiro per poi giungere al trasferimento di neve e ghiaccio (5 tiro); a seconda della condizioni della neve è probabile disarrampicare un breve tratto facile.
Percorrere canale fino a intercettare sosta a spit a destra scendendo. Da questa sosta doppia di 60 m fino pianoro innevato nei pressi S2.
Da S2 a S1 e poi da S1 unica doppia fino alla base.
Nei tratti dove è necessario disarrampicare, in caso di scarso innevamento, è possibile fare abalakov su ghiaccio.
La cascata è stata salita il 12-02-2023 da due cordate di amici, Giampiero Bertotti con Valentina Saggese e Luca Pizzini con Silvia Vinelli, che trovandola di incredibile bellezza, hanno deciso che meritasse una descrizione ma soprattutto un nome.
- Bibliografia:
- Ghiaccio dell'Ovest - Gian Carlo Grassi.