Noi abbiamo portato una serie di friend ma non ne abbiamo utilizzato nessuno.
Ottima via per le giornate incerte.
L1: dall’attacco si sale obliquando leggermente a sinistra con un paio di passi delicati (5b) per poi tornare verso destra seguendo la linea dei fix fino in sosta;
L2: si sale a destra della sosta puntando ad un diedro leggermente strapiombante che si affronta con passaggi delicati e scomodi fino ad arrivare alla sosta (5c+);
L3: si esce sulla sinistra della sosta per poi salire verticalmente seguendo la linea degli spit, lungo il tiro si trova un solo passaggio ostico (5c);
L4: si punta al grande tetto triangolare sopra alla sosta per aggirarlo sulla destra con divertente arrampicata fino in sosta (5a);
L5: seguendo la linea degli spit senza alcuna difficoltà fino alla sosta (3c), noi abbiamo unito L4 ed L5;
L6: si continua verticalmente prima per placca e poi affrontando una paretina leggermente strapiombante ma con ottime prese (5a);
L7: si continua verticalmente ancora lungo la placca fino ad arrivare in sosta, (4a);
L8: dalla sosta si vede uno spit allungato con un cordone, una volta raggiunto tale spit si sale verticalmente con divertente arrampicata fino in vetta, dove si trova anche il libro di via (5a);
DISCESA: abbiamo scelto di raggiungere il sentiero SOSAT, tale ferrata è raggiungibile camminando in direzione nord-est (puntando la cima del Castelletto Inferiore). Una volta raggiunta la ferrata è possibile scegliere in che verso percorrerla: a sinistra (faccia a monte) si raggiunge in circa 40 minuti il rifugio Tucket; a destra (faccia a monte) si percorre un tragitto più lungo e spettacolare raggiungendo poi il rifugio Brentei. In entrambi i casi si ritorna a Vallesinella.