Il percorso riprende vecchi sentieri che raccordano il Vallonasso di Stroppia e l’lnfernetto, due tra i più selvaggi ma affascinanti valloni della zona.
Il periodo consigliato per compiere l’intero anello intercorre, all’incirca, tra luglio e settembre ed è ampiamente fattibile in giornata.
Il punto più elevato viene raggiunto nei pressi del Bivacco Barenghi 2844 m.
Dopo una prima salita su tratti detritici il sentiero prosegue scavato nella roccia (opera del Battaglione Alpini Valcamonica, 1939-40) con un percorso suggestivo fino a sbucare sull’allungato cengione erboso dove sorge il Rifugio Stroppia. Questa costruzione è posta quasi sull’orlo della grande bastionata rocciosa con grandiosa vista sull’alta Valle Maira, ha capienza di 12 posti letto e le chiavi sono depositate a Chiappera presso la Trattoria Colle Maurin (tel. 0171/99034).
Più oltre si entra nella grandiosa valle sospesa detta Vallonasso di Stroppia,
con bellissima panoramica sulle alte cime che la delimitano ai lati.
Appare ora in tutta la sua grandiosità la muraglia verticale rossastra che rinserra ad Ovest il Vallonasso di Stroppia. Presso i 2745 m il sentiero stacca a sinistra (cartello indicatore) la diramazione per il Col de Gippiera, quindi svolta verso Nord-Est (destra) ed in breve raggiunge la spianata soprastante il lago del Vallonasso di Stroppia (il più grande della Valle Maira) in un luogo tra i più ameni e suggestivi delle Alpi Cozie ove sorge il piccolo Bivacco Giuseppe Barenghi (9 posti letto).
Dal bivacco si continua lungo sentiero con percorso in leggera discesa che taglia verso Sud le chine di sfasciumi della Finestra di Stroppia.
Giunto nelle vicinanze (a monte) delle pozze d’acqua 2741 m, il sentierino svolta verso Est e valica la depressione
tra la Cima della Finestra e la Guglia Bonacossa; poi, con brevissima discesa verso Nord, raggiunge la conca del Lago della Finestra dominato dall’alto dal foro nella roccia.
Il sentiero passa presso la sponda orientale dello specchio d’acqua e raggiunge una costola intermedia che poi scende a sinistra su ripida china di terra e detriti; quindi, con arco verso Est, raggiunge su pietroni il Colle dell’Infernetto.
Il sentiero continua ora nel canalone di detriti nerastri (innevato per buona parte dell’anno) leggermente a meridione del colle. Usando qualche cautela lo si attraversa poi si segue il sentieri no che serpeggia digradando sulla sua sponda destra orografica fino a raggiungere la sottostante china di massi rotti. Oltre questo tratto si raggiunge i verdi e fioriti pascoli portandosi alla confluenza dei rami
orientale e occidentale che separano la testata della Valle dell’lnfernetto.
Divalla quindi sul fondo del vallone, con bellissima panoramica sull’alta Valle Maira, fino alla confluenza con la Valle del Maurin ove incrocia la nuova strada che sale da Chiappera.