Note
Storico
550m
950m
4.5Km
6.9Km
6.9Km
7Km
7Km
7.2Km
7.2Km
7.8Km
La parete delle Gemme è una piccola struttura appartata sul versante idrografico sinistro di Sea, dove l’infaticabile G.C. Grassi tracciò vie al massimo di due tiri. Un luogo a torto poco frequentato in quanto la roccia è molto bella, nera e lavorata dall’acqua. Per accedervi conviene scalare la struttura sottostante denominata “Bestia Nera”. Il primo tiro della via omonima venne richiodato nel 1993 a spit-fix. La seconda richiodatura in inox è in progetto ma comunque l’itinerario è salibile e permette di proseguire sulla richiodata via “Di tutti i colori”. A questa nel luglio 2023 sono stati aggiunti 3 nuovi tiri che percorrono una serie di placche mai troppo difficili ma molto belle e divertenti, dove poter far aderire al meglio la suola delle scarpette. Nel complesso dal basso si possono ora scalare 7 tiri, affrontando i più disparati stili della scalata granitica e godendo dell’impareggiabile vista sullo Specchio e sul Trono. La comodità di accesso fa di questo nuovo itinerario una valida alternativa ad altre pareti più lontane. Il Vallone di Sea si colloca in un ambiente prettamente alpino, austero e severo. Le pareti di roccia, sulle quali viene praticata l’arrampicata, si collocano ad una quota variabile tra i 1500 m e i 2700 m.
L’avvicinamento varia dai 45-60 minuti per le strutture più vicine fino alle due ore e oltre per quelle ubicate nei posti più reconditi. Fondamentale essere sempre aggiornati sulle previsioni meteorologiche prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Gli interventi in progetto o già realizzati dall’associazione Rocciatori Val di Sea non hanno l’intento di “mettere in sicurezza” gli itinerari del Vallone bensì di cercare di sostituire, almeno in parte e nei limiti del possibile, l’attrezzatura presente considerata vetusta e soggettivamente non più affidabile. Nessuna delle vie del Vallone presenta o presenterà una chiodatura “plaisir” e nessuna ha subito o subirà una chiodatura integrale a fix. La pubblicizzazione, il rinnovamento o piazzamento di attrezzatura non implica che l’associazione, o chi per essa, intenda arrogarsi la custodia o la manutenzione del luogo e di quello che vi è collocato, né che garantisca la “sicurezza” o l’esclusione di incidenti dovuti a cedimenti di chiodi, protezioni fisse, massi ecc.. Si precisa che l’opera intrapresa NON ha fini di lucro o commerciali ma solamente l’intento di riportare alla luce vie oggi dimenticate.
E’ pertanto esclusivo onere dell’arrampicatore, che percorrerà tali vie, valutare con occhio critico lo stato della chiodatura in loco, eventualmente sostituendo o integrando parte degli ancoraggi fissi (quali ad esempio cordoni, maillon rapide, chiodi tradizionali) ed intraprendendo la scalata solo se ritiene di possedere adeguate capacità tecniche-psico-fisiche (capacità a proteggersi con mezzi amovibili, capacità di valutazione e ricerca del percorso). Essendo inoltre le strutture rocciose soggette ad assestamenti e potenziali crolli l’arrampicatore dovrà essere in grado di verificare con occhio critico eventuali lame o blocchi instabili, rinunciando alla scalata in caso di pericolo.
Materiale in posto: spit-fix dove non ci può proteggere
Materiale occorrente: rinvii, una serie friend BD dal n°0.2 al n°2. Corde almeno 55m.
Avvicinamento
L’avvicinamento varia dai 45-60 minuti per le strutture più vicine fino alle due ore e oltre per quelle ubicate nei posti più reconditi. Fondamentale essere sempre aggiornati sulle previsioni meteorologiche prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Gli interventi in progetto o già realizzati dall’associazione Rocciatori Val di Sea non hanno l’intento di “mettere in sicurezza” gli itinerari del Vallone bensì di cercare di sostituire, almeno in parte e nei limiti del possibile, l’attrezzatura presente considerata vetusta e soggettivamente non più affidabile. Nessuna delle vie del Vallone presenta o presenterà una chiodatura “plaisir” e nessuna ha subito o subirà una chiodatura integrale a fix. La pubblicizzazione, il rinnovamento o piazzamento di attrezzatura non implica che l’associazione, o chi per essa, intenda arrogarsi la custodia o la manutenzione del luogo e di quello che vi è collocato, né che garantisca la “sicurezza” o l’esclusione di incidenti dovuti a cedimenti di chiodi, protezioni fisse, massi ecc.. Si precisa che l’opera intrapresa NON ha fini di lucro o commerciali ma solamente l’intento di riportare alla luce vie oggi dimenticate.
E’ pertanto esclusivo onere dell’arrampicatore, che percorrerà tali vie, valutare con occhio critico lo stato della chiodatura in loco, eventualmente sostituendo o integrando parte degli ancoraggi fissi (quali ad esempio cordoni, maillon rapide, chiodi tradizionali) ed intraprendendo la scalata solo se ritiene di possedere adeguate capacità tecniche-psico-fisiche (capacità a proteggersi con mezzi amovibili, capacità di valutazione e ricerca del percorso). Essendo inoltre le strutture rocciose soggette ad assestamenti e potenziali crolli l’arrampicatore dovrà essere in grado di verificare con occhio critico eventuali lame o blocchi instabili, rinunciando alla scalata in caso di pericolo.
Materiale in posto: spit-fix dove non ci può proteggere
Materiale occorrente: rinvii, una serie friend BD dal n°0.2 al n°2. Corde almeno 55m.
Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Incamminarsi sulla strada che poi diviene sentiero in direzione del Bivacco Soardi-Fassero (segnavia n. 308), superare l’inconfondibile “Torre di Gandalf” e proseguire quindi fino al pianoro dove sorge l’alpeggio di Balma Massiet, a quota 1500 m circa. Non andare al ponte che permette di superare il torrente ma svoltare a destra su una pietraia sotto l’evidente parete della “Bestia Nera” che si raggiunge infine per ripide tracce di camosci. A sinistra della parete si nota un’incassata forra, spesso con acqua, che si potrebbe risalire per raggiungere direttamente la “Parete delle Gemme”, senza scalare prima la “Bestia Nera”. Soluzione sconsigliata. All’attacco della “Bestia Nera” vi è uno spit di sosta con cordone (1h da Forno Alpi Graie).
Descrizione
- L1: via “Bestia Nera”. Salire seguendo gli spit-fix (richiodatura 1993) fino a una vecchia sosta formata da uno spit e un chiodo da collegare, che segna l’inizio della via “Mosca Bianca” che va verso sinistra. Tralasciare la sosta e proseguire fino alla cengia dove si trova la catena di sosta. Difficoltà: il tiro è dato 6a+ ma un passo in mezzo potrebbe giustificare anche il 6b
- L2: via “Bestia Nera”. Tiro nuovo 2022-Dalla sosta spostarsi a sinistra, superare un ostico gradone e poi dritti sulla linea degli spit-fix. Difficoltà 6a. Si è ora sulla terrazza erbosa sospesa al cui vertice si innalza la “Parete delle Gemme”. Si risale la cengia per erba e facili gradoni spostandosi leggermente verso destra, dietro a un gruppo di piante. La via attacca su una grossa stele/lama staccata dalla parete (spit-fix visibile).
- L3: via “Di tutti i colori”. Salire sulla stele e spaccare verso la parete ribaltandosi sulla terrazza a sinistra (spit-fix). Traversare a sinistra verso lo spigolo, salire ancora a sinistra entrando in un diedro articolato che poi va abbandonato per ribaltarsi in un diedro secondario a destra (spit-fix visibili). Grado 6a+
- L4: via “Di tutti i colori”. Dalla sosta entrare sotto al tetto spiovente e aiutandosi con la schiena salire fino a ribaltarsi fuori. Si segue allora, con più facile arrampicata, un bel diedro articolato fino a uscire su una lama. Seguirla fino al grande spigolo che forma una parete spiovente. Entrarci sotto e risalire la placca. Grado 6b+ per il primo tratto, poi 6a
- L5: nuovo tiro 2023. Da qui inizia il prolungamento. Salire dritti sopra la sosta puntando al salto verticale e nerastro. Superarlo con un passo di non facile impostazione. Salire poi su bella placca lavorata dall’acqua, via via più facile, fino a una stretta cengia. Vincere allora il successivo muro più verticale su roccia ben appigliata. Spostandosi a destra si risale un ultimo diedro fino a una cornice dove c’è la sosta. Grado 6a+ per il passo iniziale, 6a la partenza del muro, il resto 5c. Non servono friend.
- L6: nuovo tiro 2023. Dalla sosta a destra in placca, dove la parete si verticalizza proteggersi con un ottimo 0.75 e salire sullo spigolo gradinato fino allo spit-fix. Proseguire sulla bella placca nerastra lavorata dall’acqua. Grado 5c/6a
- L7: nuovo tiro 2023. Attraversare la cengia erbosa fino all’ultimo salto. Il superamento dello strapiombo iniziale, apparentemente ben appigliato, riserva invece un passaggio molto difficile se provato in libera. La spittatura ravvicinata permette con un passo in A0 di ribaltarsi sulla cornice. Da qui ascendere verso destra fino a un diedro, al termine del quale con un tratto in placca si esce a destra su una comoda terrazza. Difficoltà 5c e un passo N.L.
Discesa
- Da S7 a S6
- Da S6 a S5
- Da S5 a S4
- Da S4 fino alla grande cengia erbosa alla base delle Gemme (doppia da 55m)
- Per scendere la cengia conviene calarsi da uno spit-fix + maillon posizionato sulle rocce alla fine della cengia. Permette di arrivare in sicurezza a S2
- Da S2 a terra (doppia da quasi 55m)
Prima salita e data: per la via Bestia Nera: G.C. Grassi ; 10/1987 ; per la via Di Tutti i Colori: G.C. Grassi, S. Stohr ; 11/1988 ; prolungamento L. Brunati, L. Enrico, M. Enrico ; 02/07/2023
Richiodatori eventuali e data: per la via Bestia Nera A. Cucco, P. Giannattasio, A. Morittu ; 1993 ; per il raddrizzamento della via Bestia Nera e per la richiodatura della via Di Tutti i Colori L. Enrico, M. Enrico ; 08/08/2022
Richiodatori eventuali e data: per la via Bestia Nera A. Cucco, P. Giannattasio, A. Morittu ; 1993 ; per il raddrizzamento della via Bestia Nera e per la richiodatura della via Di Tutti i Colori L. Enrico, M. Enrico ; 08/08/2022
- Bibliografia:
- AA.VV. "Val Grande in Verticale" - Idea Montagna
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