Da la Joux si sale al Rifugio Deffeyes sul bel sentiero in circa 2h 30′. Dal rifugio “Deffeyes” si sale in direzione dei Laghi di Usselettes, e consiglio in questo caso di prendere il sentiero che (scendendo dal rifugio verso destra e dopo 5-10 metri dall’attraversato ponticello di legno) sale dritto a sinistra alla presa dell’acqua del rifugio, conducendo sulla bella “valletta sospesa” (ricca di verde, di acqua, e di ometti).
Per le Pointes d’Invergneurs, questo percorso è decisamente più economico in termini di tempo che non passare per il vallone della Comba des Usselettes che ugualmente sale agli omonimi laghi.
Poco prima di arrivare di fronte al margine della evidente morena che scende dal ghiacciaio di Usselettes, invece di continuare dritto come si farebbe per raggingere il ghiacciaio di Usselettes, individuare a destra i decisamente più radi ometti che guidano verso la salita di un ripido ghiaione morenico (morene dell’ estinto ghiacciaio di Invergneurs). Si sale il ghiaione con percorso semi-circolare da sinistra a destra, e faticando un pochino a causa del terreno si passa accanto alla aguzza Pointe des Invergneurs Ovest, per puntare al “colle” che separa la Pointe des Invergneurs Est da una tozza bancata che scende dalla Becca Bianca.
La progressione per arrivare al “colle” in questione è un po’ faticosa (sali-scendi su piccole sotto-bancate moreniche), e il profilo della nostra punta sembra promettere difficoltà arrampicatorie…ma arrivati al “colle” la sorpresa: dietro l’aguzzo profilo della cresta si apre una larghissima, semplicissima, camminatoria spianata sassosa-erbosa. Solo un modesto passaggio roccioso verso la fine (I-) richiede una veramente minima attenzione. Il punto sommitale della vetta è piuttosto aguzzo (attenzione a sporgersi, la parete sottostante precipita molto verticalmente), ma immediatamente sotto la vetta c’è una “piazza erbosa-sassosa” rilassante da cui si gode un panorama spettacolare. Gita quindi da minimo sforzo, massimo rendimento (2h-2h30′ dal “Deffeyes”; l’oretta e venti indicata da Giorgetta nelle vecchie Guide CAI/TCI mi appare troppo stretto, come pure il suo “E”)
PS1: si dovrebbe abbinarla alla salita della vicina Pointe des Invergneurs Ovest, che presumo offra difficoltà simili, anche se a prima vista il colletto per prendere la cresta appare dal basso più ripido e scistoso (e quindi meno invitante) di quello della sua gemella
PS2: l’unico vantaggio del passare dal tratto inferiore del ghiacciaio di Usselettes invece che dalla “valletta sospesa”, compiendo un tratto più lungo, è quello di evitarsi il tedioso ghiaione morenico sopra descritto, arrivando al colle dall’alto, in quanto si scende dalla bastionata Ovest/Nord-Ovest della Becca Bianca. In questo senso, consigliabile l’abbinamento con la salita alla Becca Bianca.
- Cartografia:
- 4Land, "Rutor-Sassière, 1:25.000
- Bibliografia:
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Andrea Greci e Federico Rossetti, vol. 5 "Rutor-Sassière" della collana Vie Normali Valle d'Aosta
Alessandro Giorgetta, Alpi Graie centrali, Guide dei Monti d'Italia CAI/TCI