Partenza da Molè 1087 m: dal Santuario si sale brevemente a Molé su strada asfaltata, al termine della quale inizia il sentiero 415 che risale il vallone della Balma;
dopo un primo tratto boscoso, si entra nel cuore del vallone selvaggio, seguendo dall’alto sulla destra (senso di marcia) il torrente. incontrando il bivio con il sentiero di Case Agostino.
Partenza da Case Agostino 1150 m: si entra subito nel bosco di betulle e poi di faggi, raggiungendo poi il rio della Balma dove si può o attraversare il ponte incontrando poco sopra il sentiero proveniente da Molè, oppure continuare a sinistra lungo il sentiero militare che più avanti si collegherà al sentiero della sponda opposta con un altro ponticello.
Il sentiero è evidente ed in salita in mezzo ad un bosco di betulle. Dopo pochi minuti si inizia un lungo falsopiano nel bosco dove le foglie a terra rendono un poco meno individuabile il sentiero, sempre ben segnato con tacche bianco rosse. Attraversare il torrente su ponticello in funi metalliche vicino ad una tettoia (con fontanella) e portarsi sul versante opposto del vallone.
Da qui si prosegue uscendo dal bosco ed addentrandosi nel Vallone della Balma (altra fontana). Seguire il sentiero fino al rifugio.
Passato il rifugio, prendere subito sulla destra in salita il sentiero 415B (o 442, a volte così segnato su alcuni segnavia) verso il Colletto di Ciarmagranda.
Arrivati al colletto (2260 m), seguire la traccia, poco evidente, ma sempre in salita e sulla linea di cresta (molto agibile) passando prima per la Punta Ciarmagranda, fino alla cima Punta del Lago Nord.
Per la discesa, ripercorrere lo stesso percorso fino al colletto di Ciarmagranda; per fare l’anello scendere non più verso il rifugio della Balma (sulla destra), ma verso il vallone del Ricciavrè (sulla sinistra), seguendo le indicazioni per il piano di Pian Reale (sentiero 442).
Scendere fino al piano (quota 2227) alla base dell’anfiteatro del gruppo Rocciavrè, dove al centro del pianoro si trovano le indicazioni per Forno di Coazze (sentiero 416); scendere sempre al centro del vallone toccando l’Alpe Ricciavrè 1915 m fino alla borgata Garida.
Appena passate le case diroccate, sulla destra si vede un evidente mulattiera che entra nel bosco di faggi; l’itinerario è di nuovo in salita perchè bisogna valicare e ricollegarsi al sentiero 415 di partenza sulla cresta del crinale.
Una volta raggiunto di nuovo il sentiero 415 seguire le indicazioni per “Pian Neiretto”.