Lucky Ice a tutti!
Cit. Mazza
L1: Cascata di ghiaccio di sinistra, lasciato chiodo all’uscita, WI 3+ 60 m
L2: Proseguire lungo canalino di neve 60° e tenendo la destra lungo traverso su neve ghiacciata fino a far sosta su spuntoni, 150 m
L3: Iniziale canale che diventa goulotte ghiacciata, possibili tratti di misto facile, sosta su chiodi e spuntone, max 60° 55 m
L4: Dalla sosta spostarsi a sinistra sotto la placca di roccia e ghiaccio, breve saltino e tenere la destra per altra goulotte verticale su ghiaccio sottile, con scarso innevamento passi di misto, sosta all’uscita con friend e chiodi, max 80° M4 40 m
L5: Traverso verso sinistra su neve fino a scavallare nel canale di sinistra dove si trova la seconda cascata, sosta su ghiaccio 100 m
L6: Lunghezza chiave della via, ghiaccio verticale molto bello, sosta su viti al termine della cascata, WI 4 50 m
L7: Salire per pendio nevoso tenendo la sinistra, possibile misto e sosta su roccia, max 50° M2 80 m
L8: Spostarsi ulteriormente a sinistra fino a scorgere la cresta sommitale, traversino un po’ esposto che butta in un canale, risalirlo fino in cima, max 60° 50 m
Discesa
Per logica cresta fino a ritornare alla Madonnina e di nuovo in direzione della Val Sanguigno per il sentiero di salita, 2,30 ore
- Bibliografia:
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Tutto è cominciato qualche giorno prima dell'apertura, quando Francesco Mazza ha deciso di fare un trekking in zona Valgoglio per fare qualche scatto e calpestare un po' di neve. Partito con calma e col sole già alto, una volta parcheggiata l'auto, l'occhio gli cade su questa bella linea di neve e ghiaccio. La testa inizia a viaggiare per conto suo, e subito nasce l'idea di andare a picchiarci il naso.
Vista la logicità dell'itinerario, gli è difficile pensare che nessuno abbia mai avuto questa idea prima d'ora. Inizia così a chiedere ai guru dell'alpinismo Orobico, ma non trova informazioni su quella parete; e così, la sera stessa propone agli amici Thomas e Fifi la linea. L'idea piace a tutti e sabato 23 dicembre decidiamo di provarci!
Nonostante fossimo un po' titubanti per il forte aumento delle temperature, decidiamo comunque di partire per questa avventura pensando; mal che vada an fà ü gir. Così, alle 5:15 siamo al parcheggio di Valgoglio.
Per tutti e tre era una zona abbastanza nuova e, con un po' di ritardo sulla tabella di marcia per via degli zaini pesanti, alle 8:30 arriviamo alla prima colata di ghiaccio. Da qui ha inizio l'esplorazione in un ambiente Orobico DOC: siamo super gasati! Ci aspetteranno due tiri su vere e proprie cascate di ghiaccio, separate da divertenti goulottine, tratti di misto e tutta l'incertezza che si nasconde negli itinerari ancora non tracciati.