Si imbocca l’alveo nevoso o ghiaioso, a seconda dell’innevamento, si prosegue su pendenze prossime ai 40 gradi per il primo terzo del vajo. In caso di buon innevamento si cammina su imponenti slavinamenti.
Si giunge ad una strettoia, il solco si incassa tra due pareti rocciose ed è presente un cambio di pendenza. Qui è il tratto più ripido: siamo intorno ai 55 gradi. Con poca neve è presente qualche roccetta elementare, ma spesso verglassata.
Dopo la strettoia si segue sempre dritti il largo solco principale con pendenze medie sui 45/50 gradi. Si sbuca infine a Bocchetta Zevola, posta tra la Zevola Bassa a Sud e lo Zevola, a Nord. In caso di buon innevamento, alla Bocchetta si possono formare imponenti cornici.
La discesa più semplice consiste nello scendere dai pendii Sud-Ovest dello Zevola (attenzione in caso di forte innevamento alle valanghe!!!) verso la traccia del sentiero 202, proveniente dal Passo Zevola e seguirlo verso Nord, in direzione Passo della Lora (detto anche Tre Croci). Giunti al passo si cala nel vallone verso Est (Vajo Lora. Transita il sentiero 110, ma se non è tracciato si incontrano pendenze massime intorno ai 40 gradi), in vista del Rif. Battisti.
Sandri e Menti precipiteranno tentando la allora inviolata parete Nord dell'Eiger il 21 Giugno 1938, a loro è dedicato il Soglio Sandri e Menti, nel gruppo del Carega.
- Cartografia:
- Tabacco 056. PICCOLE DOLOMITI – PASUBIO
- Bibliografia:
- T. Bellò - Percorsi invernali Zevola Tre Croci Plische Carega