Se si è posteggiato all’inizio del Capoluogo, attraversarlo a piedi sino al ponte che attraversa la Dora di Valgrisenche e passare sulla sponda opposta del torrente, dove inizia una strada poderale. Allo stesso punto si perviene dal Foyer de Montagne, dopo aver attraversato la Dora in corrispondenza di un altro ponte ed essere tornati indietro verso Nord attraverso alcuni prati. Da questo punto, seguire la strada poderale, fiancheggiando un’area pic – nic e, dopo alcuni tornanti, immediatamente prima dei fabbricati di Les Adrets, imboccare in direzione Est il sentiero per la Becca dei Quattro Denti (piccolo cartello in legno). Di qui risalire il pendio boscato lungo lo stesso itinerario per la Punta Feluma, spostandosi tendenzialmente verso destra (senso di salita), sino a raggiungere una zona meno inclinata ormai fuori dal bosco, a circa 2.100 – 2.150 metri di quota. Da qui, guardando verso Sud, sono visibili sulla cresta i quattro roccioni che danno il nome alla montagna (quest’ultima è indicata come Bec des Quatres Doight sulla cartografia regionale della Valle d’Aosta). A circa 2.450 metri di quota il pendio è suddiviso in due rami da un ripido affioramento roccioso. Imboccare il ripido ramo di destra (pendenze indicativamente fra 30° e 35°), abbandonando l’itinerario per la Punta Feluma, che prosegue invece a sinistra dell’affioramento roccioso. Risalire il pendio, sino a raggiungere la cresta in prossimità di un vecchio edificio (Rifugio Testafochi), posto più ad Est e ad una quota un po’ maggiore della punta vera e propria della montagna. Quest’ultima può essere raggiunta scendendo verso Ovest lungo la cresta, oppure mantenendosi più a destra lungo il tratto finale della risalita del pendio.
La discesa avviene sul versante SudOvest, opposto a quello di salita, dapprima su pendii abbastanza ripidi (35° o poco meno) per poi raggiungere il fondo del vallone nella zona di Catin e Plontaz, dove ci si ricongiunge con il classico itinerario del Sigaro. Di qui scendere sino alla strada che fiancheggia la destra orografica della diga, eventualmente sfruttando la strada poderale che percorre il vallone di Praz Londzet. Seguire la strada della diga verso Nord, superando una galleria. Raggiunta la diga, proseguire ancora lungo la strada in discesa, che con alcuni tornanti riporta sul fondovalle principale e di qui rapidamente tornare al Foyer de Montagne.
Lo stesso itinerario può essere percorso in senso contrario, oppure salendo e scendendo dal versante di salita, da entrambi i valloni.
- Cartografia:
- Cartografia della Regione Autonoma Valle d'Aosta, liberamente consultabile sul Geoportale del sito sito ufficiale della Regione.