In apertura dal basso sono stati messi solo i fix che sono stati ritenuti necessari, serve un'adeguata abilità e rapidità nel piazzare le protezioni veloci, decisione e un ottimo assicuratore dove i run out sono improteggibili.
Per l'accesso dal basso da Carrara raggiungere il bacino marmifero di Lorano (indicazioni o chiedere) lasciando l’auto all’inizio della marmifera (strada privata) raggiungere la casa/officina della cava alta di Lorano e al tornante dopo prendere la traccia che passando in una vecchia cava porta alla base dell’evidente parete visibile già da molto prima (circa 1 ora di polverosa strada), risalire le corde fisse fino al punto più alto.
Per l'accesso dall'alto da Carrara raggiugere Campocecina, dalla curva prima dell’infermeria del Soccorso Cave (parcheggio per una macchina) scavalcare il guardrail e scendere l’evidente crinale che degrada verso la parete (evidente cisterna in metallo arrugginito) seguirlo costeggiandolo un pò a destra in un bosco finché, tornati sul bordo della parete, scendendo non trovate un evidente ometto e due fix con anello che indicano la prima calata (20/25minuti discesa, 40/45 salita), finite le calate risalire le corde fisse fino al punto più alto.
Tra le due è consigliata la seconda (a patto di avere la sicurezza ed il livello adeguato per arrivare in cima), perché le calate su la Baraka vanno comunque fatte e vi risparmiate l'orrenda strada di cava in salita e discesa.
La via inizia dopo aver salito i primi due tiri di “Maktub”, che è la linea più logica per vincere lo zoccolo iniziale. I tiri che seguono sono in crescendo come difficoltà ed ingaggio fino al penultimo, da lì il grado cala ma comunque sono tiri che hanno carattere, più si sale e maggiormente è complessa se non impossibile la ritirata a causa degli strapiombi ed i traversi.
L1 (Maktub) Attaccare nel punto piu alto della corda fissa salendo subito al di sopra del penultimo ancoraggio per bella fessurina da proteggere, proseguire in un diedrino e per uno spigolo fino alla sosta su comodo terrazzino. (40m, 2 fix ) 6a+
L2 (Maktub) Salire sopra la sosta per una lama-fessura fino a raggiungere una placca di splendida roccia che con movimenti tecnici porta alla sosta su una comoda rampa. (40m, 4 fix ) 6b
L3: Prendere verso sx la fessura che porta al primo fix, proseguire a dritto fino a guadagnare la placca appoggiata, evitare di andare a salire sulla cengia di blocchi staccati, rimanere sulla roccia compatta e con traverso ascendente a dx andare a guadagnare la sosta. (25 m, 5 fix) 6c
L4: Seguire i fix in traverso ascendente fino alla base del diedro, salire il diedro con tecnici passaggi e boulder, raggiunto il fix proseguire in obliquo ascendente verso sx e con passaggio obbligatorio guadagnare la sosta. (30 m, 6 fix) 7b
L5: Salire lo strapiombo con passaggi di blocco, arrivati all’ottimo bordo superiore traversare lungo di esso e con passaggio tecnico guadagnare il piccolo diedro, salire a dritto fino in sosta, inutili le protezioni veloci su questo tiro. (20 m, 6 fix) 7c+
L6: Seguire i fix in traverso fino a dove si deve scovare il passaggio più semplice per girare dietro lo spigolo, raggiungere la base del diedro/fessura, salirlo fino a dove la fessura muore e proseguire a dritto raggiungendo la sosta. (35 m, 10 fix) 7c
L7: Seguire la fessura in traverso leggermente discendente, alla fine salire lo strapiombetto verso il fix e poi per placca appoggiata si guadagna la sosta. (20m 1 fix) 6b
L8: Seguire la linea logica che scansa il rotto ed i cespugli puntando in alto a dx, sosta sulla dx appena usciti dalla parete. (15 m, nessun fix) 4c
Il termine giapponese Shoganai non si può tradurre con una parola italiana, indica ciò che non può essere evitato, ciò che è al di fuori del nostro controllo.
Nella cultura occidentale si tende a pensare che ci sia sempre una soluzione alternativa o la possibilità di evitare quello che non vorremmo.
L'essere umano spesso si trova incapace di accettare l’imprevedibilità della vita, questo termine ci ricorda che è possibile saper accettare in maniera profonda e positiva qualcosa che va fuori dal nostro controllo.