La via è attrezzata con chiodi normali, numerose clessidre cordonate e alcuni fix 8mm su L4. Soste a fix. Portare il casco, due mezze corde da 60m, friends BD dal 0,4 al 2 e cordini anche lunghi per allungare i rinvii. 1 staffa a testa. Martello e qualche chiodo consigliato ma non indispensabile.
Arrivati ai cavi che scendono verso sx, non seguirli e salire dritti su ripido prato. Arrivati ad un paletto piantato a terra traversare tutto a dx verso la forcella dove si vede la vecchia teleferica e da qui seguire la marcata traccia che porta verso la costanza.
Lasciare gli zaini al grosso canalone poco prima torre o in quello proprio sotto.
Salire con attenzione in canalino che porta alla forcella della costanza fino a trovare un evidente caminetto che esce verso dx. se avete trovate quello giusto troverete una fissa su golfari e fix che in pochi metri porta all’evidente fessura di attacco della via.
- L1 VI+ 25m 5 ch., 2 clessidre cordonate, 2 fix di sosta. Dalla S0 salire diritti per l’evidente fessura (ben visibile da lontano) fino ad un rigonfiamento (nessun chiodo), superarlo traversando verso dx, quindi proseguire per placca compatta per alcuni metri per poi traversare a sx ad una clessidra cordonata, da cui si supera direttamente una bella placca appigliata fino alla sosta.
- L2 V+ 20m 7 ch., 1 clessidra cordonata, 2 fix di sosta. Traversare qualche metro a sx, poi diritti su placca verticale con lame. Arrivati sotto un rigonfiamento traversare a dx, quindi salire in obliquo sempre verso dx fino ad un terrazzino. Continuare orizzontalmente a dx per qualche metro, poi salire diritti un muretto con buoni appigli fino alla sosta.
- L3 IV+ 35m 4 ch. + chiodi della sosta Bonatti, 9 clessidre cordonate, 2 fix di sosta. Spostarsi a dx e obliquare lungamente sempre verso dx (possibilità di zone bagnate dopo piogge recenti) fino ad un diedrino, da cui a dx si giunge alla sosta della Via Bonatti (3 ch.). Continuare pochi metri in obliquo a dx lungo la Bonatti, quindi salire diritti verso una placca grigia dove si sosta. Tiro tortuoso; attenzione allo scorrimento delle corde.
- L4 VII- e A1 35m 7ch., 7 fix, 3 clessidre cordonate, 3 ch. di sosta. Traversare qualche metro a sx, poi diritti su muro compatto; andare ancora a sx fin sotto una placca giallo/grigia chiodata a fix. Al termine della placca superare un tratto obbligatorio con chiodo lontano (possibile proteggersi con BD giallo da posizionare in un buco). Dal chiodo traversare orizzontalmente a dx su placca nera compatta, quindi salire in leggero obliquo verso sx con difficoltà descrescente fino alla sosta. Tiro tortuoso; attenzione allo scorrimento delle corde.
- L5 IV 28m 2 ch., 1 resinato, 1 clessidra cordonata, 1fix e 1resinato di sosta. Traversare 2 metri a dx, poi salire diritti verso una zona appoggiata. Dal resinato della Gatti andare a dx, salire diritti in placca e traversare a sx sotto un rigonfiamento oltre il quale si raggiunge la sosta in vetta.
Discesa:
Scendere in facile arrampicata tornando alla forcella dove esce la Gatti. Da qui ci si abbassa sul versante Nord (bolli rossi sbiaditi – II), fino al primo punto di calata con resinati e catena, che si trova sulla dx viso a valle. Prima doppia da 25m, seconda doppia da 50m (oppure 3 calate da 25m) atterrando nei pressi della forcella Costanza-Cecilia. Da qui si scende nel canalino ritornando alla partenza. Sulle rocce della forcella, a sx viso a valle, è presente un fix 12mm con maillon, da cui si può effettuare una doppia da 60m, per poi prendere a ritroso il sentiero in traverso sui prati che riporta alla forcella sotto la teleferica (vedi Accesso).
(Relazione e foto prese da larioclimb)