Salita al Petit Pic du Midi 2807m: dal colle si prende l’evidente traccia che si stacca verso la cresta del Petit Pic. La si segue finché non si perde in molteplici piccole tracce che risalgono i pendii erbosi e canalini misti erba/roccia parallelamente alla cresta. La salita al Petit Pic è molto discontinua e un po’ confusionaria, si progredisce sempre su tracce di sentiero e roccette (max II/III) fino a quando la cresta si restringe e scompare quasi la vegetazione (quota circa 2670m). Ora si risalgono un paio di canali rocciosi esposti a Sud-Est leggermente più impegnativi (III+/IV-) in cui si possono fare due tiri (protezioni e soste da attrezzare). Usciti da queste difficoltà si raggiunge la vetta del Petit Pic per pietraia a grossi blocchi.
Discesa a La Fourche: probabilmente la parte più delicata, si deve ridiscendere (stesso versante di salita) la pietraia sino ad un grosso ometto posto circa a quota 2750m e da qui traversare in discesa prima su facile traccetta e poi su delicate ed esposte placche. Qui si trova una breve calata (15m) attrezzata su uno spuntone con diversi cordini e un maillon (utile e consigliato integrarla con un cordino/fettuccia nuovo).
NB: dopo qualche metro di calata si raggiunge un terrazzino, bisogna continuare la calata tenendo la destra (faccia a monte) fino a raggiungere delle facili cenge su sfasciumi, da cui con della facile disarrampicata si giunge al La Fourche, intaglio tra Grand e Petit Pic.
Qui si può abbandonare l’itinerario percorrendo in discesa il ripido conoide detritico verso il Refuge de Pombie.
Pic du Midi d’Ossau 2884m: dalla Fourche si risale il versante Nord per qualche decina di metri su sabbia e pietrisco fino a giungere alla base di una placca chiara, da qui si prosegue a tiri di corda. Il primo è sicuramente il più bello, vario e impegnativo: si traversa la placca (IV+)cordino e chiodo) fino ad uno spigolo, aggirato il quale ci si infila in un canale che si risale per circa 20m sino ad uscire su un’ampia cengia. Sosta su blocchi incastrati (presente cordone).
I tiri successivi sono tutti analoghi per tipologia, lunghezza e difficoltà. Si risale la parete per un sistema di canali e diedri cercando sempre il facile (max III+) e uscendo sulla cresta sommitale dopo 4/6 tiri a seconda delle lunghezze. Tutti i tiri e le soste, eccetto (parzialmente) il primo, sono da proteggere e attrezzare.
Una volta sulla cresta sommitale si raggiunge in breve e senza difficoltà la vetta.
Discesa per la via normale: max II in discesa e due calate da circa 20m. Si possono evitare le doppie disarrampicando ma allora contare di scendere su un III con un passo di IV.