La parte alta è un po’ più impegnativa anche perchè meno attrezzata, diversi passaggi in libera tra disarrampicate, piccoli tuffi e toboghini, attenzione a eventuali frane che caratterizzano purtroppo l’intero torrente tra una stagione e l’altra, in quanto avendo un bacino idrografico non indifferente i temporali tendono talvolta a cambiare i passaggi.
Alla fine della parte superiore si giunge alla cascata più alta (46m, eventualmente frazionabile), dove è possibile anche fare dei deviatori se la portata è elevata. Giunti al ponticello che indica l’inizio della parte bassa, qui la discesa è più ludica, con diversi salti, facili calatine, e un tratto inforrato con una teleferica da fare comunque in calata perchè senza pozza (se montata).
Si continua così fino a un passaggio particolare (corda fissa), ovvero una “scala d’acqua” dove si cammina in mezzo al torrente in ambiente suggestivo. Superate le ultime difficoltà si cammina lungamente in un tratto piatto, dove recentemente è stata costruita anche una briglia di dubbia utilità, fino a delle pozze dove spesso la gente del paese fa il bagno d’estate, in cui si prende un comodo sentiero che esce in riva destra, da cui in brevissimo al parcheggio.
- Cartografia:
- Kompass 105
- Bibliografia:
- Pascal Van Duin, Canyoning in Lombardia