Note
Storico
La via è fra le più facili della parete e si svolge sempre su roccia bellissima, mai unta. L’attrezzatura è a fix inox recenti, piuttosto ravvicinati (S1). Portare solo una dozzina di rinvii e cordini con moschettoni per collegare le soste.
Bella via molto breve ma su roccia ottima, nel settore del Muzzerone più prossimo al paese di Portovenere. Ambiente spettacolare.
Avvicinamento
Bella via molto breve ma su roccia ottima, nel settore del Muzzerone più prossimo al paese di Portovenere. Ambiente spettacolare.
Dalla piazzetta all'ingresso del borgo antico di Portovenere seguire il sentiero CAI che sale con una scalinata a fianco del castello; proseguire sul sentiero per 15 min circa fino a un masso con scritta (sbiadita) "Levanto 12h"; qui volendo si può arrivare anche dai soliti parcheggi del Muzzerone, conviene quello 3 tornanti prima del forte, dal quale si segue il sentiero per Portovenere prima in piano e poi in discesa, fino oltre il bivio per il rifugio.
La traccia a fianco al masso porta ai settori della Mandrachia; non seguirla e tornare invece indietro verso Portovenere per ca. 30 metri e prendere delle tracce più deboli che portano sul ciglio della parete, a picco sul mare, dove ci si può affacciare in più punti. Individuare un terrazzo con un caratteristico pino dal tronco quasi orizzontale e raggiungerlo da sinistra verso destra (faccia al mare), con un passaggio estremamente esposto (consigliabile legarsi). Sono presenti una vecchia corda fissa poco affidabile, un cordone più recente sul pino e due vecchi ancoraggi non collegati (un fittone resinato piuttosto grosso e uno spit con piastrina artigianale). Da notare, poco prima, un cartello che vieta le calate (!) e una sosta schiodata (non sappiamo il motivo, ma tenetene conto)...
Dal pino, sfruttando l'albero stesso e/o i vecchi ancoraggi da collegare, ci si cala fino alla base della parete sottostante con 2 doppie, una corta e una lunga (quasi sicuramente possibili anche 3 doppie corte con una sola corda da 60, ci si cala lungo una via attrezzata, le soste intermedie sono accettabili). La base è abbastanza comoda e sono presenti numerose vie di 2-3 tiri attrezzate in maniera varia (fittoni, fix, spit più vecchi). Da dove si arriva con le doppie spostarsi 20 m a destra faccia alla parete fino all'attacco della via, scritta rossa "Luciana" un po' sbiadita.
(Nota: dovrebbe essere possibile raggiungere la base della parete anche traversando a piedi dalla Mandrachia Bassa, su terreno comunque disagevole, forse con qualche corda fissa. Non verificato).
Descrizione
La traccia a fianco al masso porta ai settori della Mandrachia; non seguirla e tornare invece indietro verso Portovenere per ca. 30 metri e prendere delle tracce più deboli che portano sul ciglio della parete, a picco sul mare, dove ci si può affacciare in più punti. Individuare un terrazzo con un caratteristico pino dal tronco quasi orizzontale e raggiungerlo da sinistra verso destra (faccia al mare), con un passaggio estremamente esposto (consigliabile legarsi). Sono presenti una vecchia corda fissa poco affidabile, un cordone più recente sul pino e due vecchi ancoraggi non collegati (un fittone resinato piuttosto grosso e uno spit con piastrina artigianale). Da notare, poco prima, un cartello che vieta le calate (!) e una sosta schiodata (non sappiamo il motivo, ma tenetene conto)...
Dal pino, sfruttando l'albero stesso e/o i vecchi ancoraggi da collegare, ci si cala fino alla base della parete sottostante con 2 doppie, una corta e una lunga (quasi sicuramente possibili anche 3 doppie corte con una sola corda da 60, ci si cala lungo una via attrezzata, le soste intermedie sono accettabili). La base è abbastanza comoda e sono presenti numerose vie di 2-3 tiri attrezzate in maniera varia (fittoni, fix, spit più vecchi). Da dove si arriva con le doppie spostarsi 20 m a destra faccia alla parete fino all'attacco della via, scritta rossa "Luciana" un po' sbiadita.
(Nota: dovrebbe essere possibile raggiungere la base della parete anche traversando a piedi dalla Mandrachia Bassa, su terreno comunque disagevole, forse con qualche corda fissa. Non verificato).
- L1: leggermente in diagonale verso destra, superando uno strapiombino. Sosta su 2 fix da collegare. 30 m, 6a
- L2: dritti lungo un diedro-camino, poi spostarsi a destra e traversare con bei passaggi in direzione di un pino. Sosta su 2 fix da collegare. 25 m, 5c
- L3: salire sopra la sosta con passaggio delicato e proseguire dritti seguendo i fix; in uscita sono presenti più linee, conviene seguire i fix in leggera diagonale a destra, che portano alla sommità su un comodo e ampio terrazzo. Sosta attualmente su tasselli senza piastrine… portarsene, oppure utilizzare gli alberelli più vicini. 35 m, 5c
Discesa: dal terrazzo di uscita si ritrovano le tracce dell’avvicinamento, e per queste in breve al sentiero.
Apritore B. Manicardi
- Bibliografia:
- Muzzerone - Falesie e vie moderne tra Porto Venere e le Cinque Terre, Davide Battistella
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