Itinerario problematico con la nebbia.
Continuare nel vallone sulla dx del rio du Vallonnet fino a giungere ai piedi della grande conoide che è originata dal Gh. Sup. du Vallonet; salire la conoide a piedi (ramponi) tutto a sx, passare una strettoia e tenendosi sempre un poco a sx del solco del canale principale (stando sempre sulla sx non vi è il pericolo di trovarsi sotto il tiro dei seracchi) risalire un susseguirsi di canalini e cenge fino a giungere alla lingua del ghiacciaio; oppure dalla strettoia arrampicare sulle facili rocce di contorno della costiera a sinistra giungendo comodamente sempre alla lingua del ghiacciaio. Salire direttamente sul giacciaio; si incontra subito una gobba ripida seguita da un falsopiano e da un pendio che si raddrizza, passare prima a sx (crepacci) poi a dx di una seraccata verso la base del pendio N delle P.tes du Grand Fond e lungo un bel pendio/canale ripido (crepacci) giungere al Col du Grand Fond da dove l’itinerario è evidente. Un falsopiano non proprio corto conduce all’attacco dell’ultimo pendio dove giungono anche gli itinerari dal versante Averole. Salire il pendio che si raddrizza e lasciare gli sci alla base delle rocce sommitali, da superare (20 mt – misto) con attenzione.
In discesa meglio una doppia dalla vetta fino agli sci, poi proseguire tutto sull’itinerario di salita.
Gita da fare da metà maggio dopo un periodo di bel tempo e a condizione che si sia scaricata la neve nella parte alta dei canalini sopra la conoide.
Per visionarla è utile fare l’Ouille du Midi o salire sulla strada dell’Iseran.