Lavia normale dalla Lotschental, è un itinerario che non presenta problemi o difficoltà tecniche, solo piuttosto lunga la marcia di avvicinamento alla Hollandia hutte e il ghiacciaio presenta alcune zone crepacciate generalmente di facile percorribilità.
Nella parte alta si supera un pendio del ghiacciaio inclinato fino a 30° superando un crepaccio terminale che in condizioni normali non crea problemi.
Si scende quindi a Briga , dove occorre proseguire a sinistra in direzione di Sion e Martigny fino a Raron, dove si deve svoltare a destra, seguendo le indicazioni per la Lotschental.
Si oltrepassano i centri abitati di Mittal, Goppenstein, Ferden, Blatten, fino a raggiungere l’ultimo paese della vallata, Fafleralp (91 km da Varzo). A Fafleralp c’è un solo grande parcheggio ma è pagamento.
Per chi parte dalla Valle d’Aosta invece, seguendo la SS27 arrivando fino a Saint Rhemy En Bosses, dove si imbocca il Traforo del Gran San Bernardo che porta sul versante svizzero a Bourg Saint Bernard, per scendere tutta la Valle d’Entremont fino a Martigny. Da Martigny seguendo l’autostrada A9 in direzione di Sion e Sierre, proseguendo quindi sulla SS9 fino a raggiungere Raron, e da qui come l’itinerario precedente fino a raggiungere Fafleralp (157 km da Aosta).
Da Fafleralp, si supera un cancello in legno e si segue una stradina sterrata (indicazioni per la Anenhutte e il ghiacciaio) che raggiunge in breve il piccolo villaggio di Gletscherstafel m. 1771 e successivamente anche la piccola borgata di Guggistafel m. 1880. Poi il sentiero si tiene al centro del vallone Gugginalp per un tratto erboso e quasi pianeggiante, ad un bivio si volge a sinistra, seguendo le indicazioni per la Anen hutte. Il sentiero prosegue la comoda risalita di ampi pianori erbosi e avvallamenti poi si avvicina ad un costone detritico sul lato sinistro del vallone (in alto su un dosso roccioso è ben visibile l’Anenhutte).
Si sale ora su un costone erboso e detritico fino ad un dosso roccioso dove si trova un altro bivio (cartelli indicatori per la Anenhutte e per il Langgletscher, cartello zzurro con la scritta “gletschererlebnisweb”), si deve abbandonare il ramo sinistro che sale con una serie di tornanti verso la soprastante Anenhutte e si prosegue a destra, seguendo i segnavia bianco-blu che portano verso l’inizio della grande morena del Langgletscher. Il sentiero passa sotto la cresta rocciosa dove è ubicata la Anenhutte, nei pressi di una serie di placconate si trascura a sinistra una via ferrata che conduce al rifugio, e si prosegue sul sentiero che risale prima una conca detritica, segue un tratto in discesa, si attraversa un ponticello in legno e si sale un pendio-canale roccioso per gradoni e placconate (un tratto attrezzato con corda fissa) che raggiunge una seconda conca detritica, si sale ripidamente con una serie di diagonali verso sinistra, si trascura un altro bivio che conduce alla Anenhutte e si piega a destra, dove il sentiero passa in mezzo ad una zona cosparsa di grandi pietroni e alcune placconate, poi i segnavia portano a scendere alcuni gradini rocciosi fino a raggiungere il Ghiacciaio del Langgletscher , dove normalmente ci si lega in cordata.
Si sale una prima ripida rampa del ghiacciaio (ghiaccio vivo a stagione inoltrata) verso sinistra, e poi con alcune diagonali verso destra, attraversando una zona abbastanza crepacciata e con grandi crepacci, raggiunto un tratto quasi pianeggiante posto sotto una seraccata che scende dal Breithorn, si attraversa a destra una parte di ghiacciaio coperto da pietrame che si segue con percorso faticoso (assenza di traccia e parecchio pietrame mobile) tenendosi prima a destra e poi un valloncello a sinistra che conduce alla parte superiore del ghiacciaio, qui si sale a sinistra per evitare un’ampia zona crepacciata raggiungendo un pianoro glaciale, noto come Grossi Tola a quota 2850 m.
Da qui il Langgletscher si risale tenendosi al centro del vallone, superando alcune rampe, poi con pendii di moderata inclinazione si raggiunge il colle della Lotschenlucke m. 3178. Dal colle si piega a sinistra e salendo per pendii nevosi e qualche crepaccio, si raggiunde il dosso roccioso dove è collocata la Hollandia Hutte m. 3240, in posizione davvero spettacolare!
Dalla Hollandia Hutte, si risale il Ghiacciaio dell’Abenifluefirn prima verso destra e poi compiendo un semicerchio si torna verso sinistra in direzione della cresta rocciosa dell’Anuchnubel per evitare una zona piuttosto crepacciata, poi a quota 3430 m. l’Abenifluefirn diventa praticamente pianeggiante. Seguendo la pista (quasi sempre presente sul ghiacciaio) si sale l’ampio pianoro glaciale, volgendo prima a sinistra in direzione del Mittaghorn m. 3892 fin sotto la sua paretina e poi volgendo a destra si raggiunge la base del pendio SO dell’Abeniflue.
Superata la crepaccia terminale, si sale con una serie di diagonali tutto il pendio soprastante (oppure con percorso diretto, a seconda delle condizioni del ghiacciaio), con tratti ripidi fino a 35° e qualche breve tratto più ripido, fino a raggiungere una depressione posta tra la vetta (a sinistra) e la quota 3924 m. (a destra). Piegando a sinistra per la facile cresta nevosa si raggiunge in pochi minuti l’ampia vetta dell’Abeniflue.
In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario di salita, raggiungendo prima la Hollandia Hutte e quindi Fafleralp.
- Cartografia:
- CNS foglio 1249 – Finsteraarhorn – scala 1:25000. CNS foglio 264 – Jungfrau – scala 1:50000