Armi sui pozzi in parte rinnovati nell'attuale esplorazione. Tutte le corde d'armo sono nuove fino al fondo.
Attrezzatura completa, illuminazione di riserva e materiale da bivacco. Almeno 2 giorni per andata/ritorno dal fondo.
Al primo tratto stretto con saltini arrampicabili, fa seguito il P72 (Saknussem). Seguono un P46,P36, meandro, passaggi disagevoli e vari pozzetti max.17m. Altri due pozzi da 25m. ,P45, P39, P31, P41 che deposita su una sala sospesa.
Una finestra dà modo di affacciarsi su ciò che aspetta lo speleologo a partire da quota -450: il “Black Hole”, o “pozzo Mandini” (310m) una fra le maggiori verticali interne al mondo. Enorme pozzo con armi nel vuoto e traiettorie verticali o aeree; necessaria una buona padronanza su corda!
Dal fondo del “Mandini” ci si infila in frana con strettoia cattiva, proseguendo ancora la discesa con 11 pozzi, in parte attivi e pericolosi in caso di pioggia, fra cui il “Mandingo” (P45), “San Casciano” (P32), fino al P100 finale, concludendo il viaggio sullo specchio d’acqua del sifone terminale (-1350m).
- Bibliografia:
- G. Badino, R. Bonelli GLI ABISSI ITALIANI