Da Lillaz si prende il sentiero dell’Alta Via 2 per la Finestra di Champorcher entrando nel vallone dell’Urtier; lo si percorre per un buon tratto per poi svoltare a destra ad un bivio ben segnalato da paline infisse in una roccia a terra (2363 m). Si passa sotto una placconata rocciosa invertendo il senso di marcia e, aggiratala, si entra nel vallone delle Acque Rosse; rimanendo sulla sinistra (destra idrografica) si passa poco sopra un bel laghetto e si supera un vecchio rudere. Camminando sempre sulla bella mulattiera si giunge ad un bivio (2601 m) dal quale si prosegue alla destra scendendo leggermente verso il torrente; dopo averlo guadato ci si dirige verso un pendio pietroso che si rimonta arrivando ad una puntina con un visibile ometto (2742 m). Percorso un breve tratto pianeggiante ci si avvicina alla morena e, dove termina la mulattiera (2782 m), si scende di qualche metro per poi risalirla; qui ci sono due itinerari: uno, quello vecchio con una freccia alla destra, ed uno più recente con una freccia alla sinistra di un grosso masso isolato (vedi foto). L’itinerario vecchio, seguendo alcuni ometti, si sposta un po’ verso destra e poi ritorna alla sinistra verso una marcata dorsale morenica che scende dal colle; quello nuovo, invece, rimane più a sinistra e si segue cercando di individuare bene le poche frecce gialle e gli ometti che superano la morena arrivando alla base della stessa dorsale morenica. Giunti comunque alla sommità della morena superando blocchi di tutte le dimensioni si raggiunge un ometto (2805 m) e poi, avanzando quasi in piano e raggiunto un ometto successivo (2808 m), si vede chiaramente la vicina dorsale da raggiungere. La si risale con percorso ripido e disagevole dapprima scendendo leggermente sulla sua destra (freccia gialla in basso) e poi sulla labile traccia appena alla sinistra del suo filo; giunti alla base di uno spuntone roccioso (2910 m) si trova una freccia che indica di salire verso sinistra ma volendo la scelta del percorso, anche qui, si divide in due. Il canale di destra, un po’ più lungo, risale faticosamente il molto ripido pendio su vaghe tracce di terreno molto friabile e franoso raggiungendo un colletto dove si trova il bollo del vecchio itinerario col segnavia n°11 (2961 m) e da questo, con breve discesa si arriva al vicino colle delle Acque Rosse dove si trovano le paline (2946 m). Da queste si perde quota direttamente su terreno molto ripido e franoso rimanendo preferibilmente sulla sinistra scendendo tra pietrisco e massi molto instabili sino a raggiungere di nuovo la base dello spuntone roccioso da cui si riprende la dorsale morenica di salita.