Roccia molto particolare, pungente, ma nel suo genere molto bella. Via in prevalenza di placca tecnica lavorata ad eccezione della bella lama di L3. A mio avviso lo strapiombo in partenza di L3 è più un 6c che un 6b+(tra il secondo e il terzo spit ci sono due tacchette decisamente piccole prima del buono) ma è facilmente azzerabile, mentre il traverso di L4 presenta discrete e numerose prese ed è al massimo 6b (ho letto anche che lo danno A1 (mah?) ma in ogni caso è decisamente più facile dell’altro). Ad eccezione di L2 e L4 soste scomode, soprattutto quella appesi nel vuoto di L3 (attenzione sotto questa sosta c’è una scaglia che suona vuoto!).
Tutte le soste sono a spit (nell’ultima artigianali) uniti con cordino ma visto che si scende in doppia e l’esposizione forse sarebbe stato meglio mettere una catena. Per il resto chiodatura ok ma un pò distanziata sul facile (primo spit a 5 mt!).
Se non si vogliono fare numeri da circo, consiglio di spezzare in 2 doppie gli ultimi 2 tiri, poi ancora due doppie, una da 60 e una da 30-35, e si è alla base.
Con cri e i tacchini