Arrivati ad Aghios Ioannis (q. 750), si lascia l’auto poco prima dell’inizio del paese, in corrispondenza di uno spiazzo sulla destra e di una deviazione asfaltata sulla sinistra (da cui si proviene in chiusura d’anello).
Si entra a piedi nel paese e si prende a sinistra al primo bivio (a destra si intravede il cimitero) e a destra al secondo. Dopo una curva a destra, si trova un cancello sulla sinistra con l’indicazione per la grotta di Kormokopos. Oltrepassato il cancello si segue prima una stradina, poi un sentiero indicato da tacche bianco-blu e ben tracciato, che attraversa con pendenze moderate un grande bosco di conifere e, con un ultimo tratto in discesa, raggiunge la grotta.
Da qui si scende su terreno scosceso di qualche metro verso SE e si va a reperire sulla destra una vaga traccia confortata da ometti e minuscoli bolli rossi. Con qualche saliscendi e perdendo complessivamente un centinaio di metri di dislivello, si attraversa il bosco e ci si porta sulla cresta di separazione tra la valletta di Kormokopos e la gola di Elighia. Si discende la cresta sino ad un colletto dove sulla destra inizia la discesa nella gola. Il sentiero, a tratti esposto e non sempre evidente, si abbassa in direzione Nord attraversando alcuni canalini e pietraie. È importante non perderlo di vista perché data la natura del terreno è l’unico modo per raggiungere il fondo della gola. Si arriva così ad una zona più rocciosa dove la discesa si fa decisa e in alcuni punti è necessario aiutarsi con le mani. Infine si raggiunge il letto del canyon, in corrispondenza della diga naturale che chiude a Sud il bacino di Fliskounias (q. 760).
Dal bordo del bacino, si imbocca la traccia (ometti) che perde gradualmente quota verso Sud fra gli alberi di pino e, in circa un’ora e mezza di cammino su terreno facile, fuoriesce dalla gola e si immette sull’E4 costiero che collega Aghia Roumeli a Chora Sfakion. Si volta ora a sinistra seguendo l’E4 e con qualche saliscendi si raggiunge la bella ed antica chiesetta dedicata a San Paolo (bizantina, XI secolo), costruita sulla spiaggia. Volendo, si può fare una sosta ristoratrice nell’adiacente bar-taverna. Ci si riporta sull’E4 risalendo qualche metro dal bar e si prosegue in direzione Est fino al bivio per Aghios Ioannis (palina).
Si imbocca il sentiero a sinistra che risale nella pineta e, sempre ben tracciato e segnalato da tacche bianco-rosse, rimonta con pendenze sostenute la spettacolare terrazza naturale di Sellouda. Si attraversa una grande frana e successivamente ci si immette nei resti di un’antica mulattiera. Dopo un altro centinaio di metri di dislivello si arriva finalmente al pianoro a Sud di Aghios Ioannis (q. 560) Si segue infine il bel sentiero che corre tra muretti a secco e risalendo dolci pendii riporta in breve all’auto.
- Cartografia:
- Crete 11.11/11.12 Lefka Ori - Topo 25 Anavasi - 1:25000