Si lascia l’auto 500 mt prima dell’area del lago delle Rovine (nei pressi del gabbiotto di pesca).
Siamo saliti sfruttando la neve abbondante sino a reperire le tracce del sentiero estivo che affiora in più punti.
Un centinaio di mt sotto la strada che porta alla diga la neve risulta continua.
Traversato molto bene dalla diga del Chiotas sino al piano dove sorge il rifugio Genova e poi proseguito, una volta aggirato il lago Brocan innevato, in direzione di un evidente ripido canalino che incide la bastionata a destra dei contrafforti della Cima della Valletta dell’Asino.
Qui il gruppo si è diviso, io con le ciaspole (visto che sprofondavo sino alle caviglie) ho proseguito cercando di salire i ripidi pendii nevosi, gli altri con gli sci hanno puntato decisamente a destra risalendo poi la conca nevosa che porta a quello che un tempo era il ghiacciaio dell’Agnel.
A questo punto ci siamo ricompattati alla base del conoide e risalito su neve ottima il canale.
Attualmente è in condizioni strepitose, bello gonfio, appena appena rigolato e continuo sino in cima.
Per la discesa abbiamo nuovamente diviso il gruppo, Ivo ha sceso il canale, mentre Fabry, Andrea ed io abbiamo seguito la salita normale estiva scendendo dapprima in direzione della bassa di Margot (35/40°) e poi per pendii in direzione del lago Brocan, arrivandoci sfruttando uno dei tanti canali ad oggi ancora ben innevati.
Da qui alla macchina rientro eterno con infido traverso (per me senza sci) nel tratto dopo la diga.
Ambiente davvero maestoso che in questa stagione regala emozioni davvero uniche.
L’unica nota negativa, di questa magnifica giornata in Valle Gesso, è stato il mancato rigelo notturno che ha costretto ad una salita piuttosto faticosa ed una discesa davvero eterna.
Con Ivo che come detto ha sceso il canale, con Fabry ed Andrea che hanno condiviso con me anche la discesa.
Un saluto ai 3 ragazzi di Biella che hanno ripassato la traccia nel canale agevolandoci ulteriormente la salita.