- Accesso stradale
- Strada sgombra fino alla sbarra
- Osservazioni
- Provocato fratture al manto
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
In realtà non siamo andati sulla cima in questione ma abbiamo raggiunto l’elevazione che sovrasta il sentiero per il rifugio del Pian della Ballotta. Condizioni della neve veramente eterogenee, un gran misto di farina, crosta portante, crosta non portante, accumuli da vento, accumuli da sciata, pendii arati e non. In salita neve dura ma non portante fuori dalle tracce (per me, per lo meno, 85 kg franco attrezzatura…), in discesa il tipo di neve cambiava ogni 5 metri rendendo impegnativa la sciata. La neve migliore l’abbiamo trovata nei 100 metri più in alto su pendii intonsi e protetti dal vento. In sostanza ben poco da sciare in discesa e un gran mazzo in salita su pendii che in altre condizioni di neve non sarebbero stati di alcuna difficoltà.
Con Andrea e Simone, in compagnia di camosci vari e altri bipedi con assi o ciaspole ai piedi.