- Accesso stradale
- Strada chiusa a Trinità.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 700
- Equipaggiamento
- Snowboard/Split
Con i miei forti e motivati amici, avevamo in mente questa favolosa gita, da tempo e oggi è stato veramente il giorno giusto per andare.
Partiamo prestissimo da Trinità (9.30 passate). Da Torino questo posto è veramente vicino e comodo (sopratutto in statale).
La parte bassa, ha una buschina nemmeno troppo fitta per i nostri gusti (e noi siamo veramente di bocca buona).
Per uscire da lì, abbiamo impiegato un pochetto, perché non è facile uscire senza incartarsi in qualche falesia o salto di roccia. Per fortuna abbiamo trovato la quadra per i pendii mediani.
Un paesaggio fantastico (anche se la buschina secondo me aveva il suo perché) si apre sopra di noi, salendo su pendii sempre sostenuti, fino ad arrivare all’ultimo tratto dalle paletta finale che porta in vetta.
Solite chiacchiere, roba da mangiare a volontà ed è ora di scendere.
Il vento gli scorsi giorni ha lavorato. La prima parte di discesa dalla cima, era abbastanza rovinata, ma comunque morbida e secondo me sciabile. Mano a mano che si scende cercando qua e là, la polvere si trova ma si scende un po’ abbottonati per paura che la crosta tutto d’un tratto compaia. Nella buschina scendere non era male, si riescono a trovare dei corridoi per venirne a capo.
Un ringraziamento ai miei forti amici e compagni di viaggio.
La mia forte guida personale Simo, il trasgressivo Popi che ci fa vedere sempre le mutande, l’imperturbabile Irene e il mio magnifico, forte e lamentoso compare di split Fabripolino poverino, sempre in mezzo alle balle come il prezzemolo.