- Accesso stradale
- strada libera fino al campeggio
- Osservazioni
- Osservato fratture nel manto
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
Saliti al rifugio il 22 (un po’ tardi, arrivati alle 20…), altri 11 francesi presenti, qualcuno diretto qui, altri impegnati in un’altra traversata.
Saliti lungo il sentiero estivo fino a quota 2100, dove abbiamo calzato gli sci, in corrispondenza del guado. In discesa, sfruttando il versante destro idrografico, siamo riusciti a sciare fino a 1750 con gava – buta. Possibile anche salire per la stessa traccia. Il secondo giorno siamo partiti verso le 7 e scesi alle 13 circa dalla vetta su neve sempre primaverile moquettosa. Qualche crepaccio comincia a vedersi, ma è ancora tutto abbastanza chiuso. L’unico tratto poco sciabile sono i canali svalangati che arrivano al pianoro del rifugio.
Fighissimo il muro finale, sceso centralmente è da urlo!! Peccato sia lungo solo 150 m…ce ne vorrebbero altri 300!!
Per evitare di risalire al rifugio abbiamo lasciato un po’ di materiale nei pressi di un masso nel pianoro. Di acqua se ne trova in prossimità del rifugio.
Bellissima gita d’ambiente, impegnativa ma non particolarmente difficile. Trovato lunghissimo per scarso allenamento, ma ne valeva la pena! in discesa, se si decide di sfruttare al massimo la neve, prevedere guado avventuroso con probabile pediluvio.
Grazie al Fede e Marco per l’idea e la compagnia, una gita da ricordare!