- Accesso stradale
- Si parcheggia ad Ailefroide in prossimità del ponte che valica il torrente. Si segue il sentiero per la falesia della Draye fino a superare, alla propria sinistra, il sentiero per la Tete de la Draye. Poco dopo si individua sulla sx una traccia segnalata da ometto (crollato alla data della ripetizione) che sale nel bosco dapprima a zig zag, poi traversando nettamente a dx. Si trova quindi una presa acqua e, sulle placche subito dopo, l'attacco della via, non segnalato.
Ho trovato la via monotona: i tiri, di per sé belli, si somigliano tutti (con qualche eccezione), i numerosi trasferimenti su cengie tolgono continuità alla salita e gli attacchi non sono mai segnalati in nessun modo. Gli ultimi quattro tiri (evitabili) cambiano marcia, si scala sul verticale e i gradi sono molto più severi. 5c finale sostenuto (grado stretto soprattutto confrontandolo col 6a che si incontra a metà via, ben più morbido) e a mio parere chiodato pericolosamente. Ok l’obbligatorio ma si parla di potenziali voli di 8/9 metri su una parete con terrazzini, pilastrini sporgenti e asperità varie, con spit non sempre comodi da rinviare. In questo tiro, pur avendo parecchio margine sul grado, se avessi avuto qualche friend medio-piccolo mi sarei sentito senz’altro più tranquillo. Non mi spiego questa differenza nella chiodatura, visto che in tutto il resto della via, pur restando spesso lunga, è assolutamente perfetta e intelligente.
Attenzione ai tiri dopo i trasferimenti che sono lichenosi e sporchi. Infine non ho reperito la sosta alla fine dell’ultimo tiro, fatta su albero in posizione scomoda.
Dalla vetta (segnalata con grosso ometto) si scende per la normale alla Tete de la Draye: sentiero tranquillo, molto panoramico e facile da seguire, solo in un punto attrezzato con corde fisse ma mai pericoloso o difficile.