A Prato, non avendo trovato un sentiero diretto che salga alle case superiori di Perlezzi (che pure dovrebbe esserci) , ho raggiunto questo borgo su asfalto e poi, per viottoli inerbiti tra le case con rari e vecchi segnavia ” triangolo rosso pieno ”, ho imboccato la mulattiera che permette di evitare la lunghissima carrareccia per la Malga Perlezzi.
Intorno a quota 1000 ci si innesta definitivamente sulla sterrata. Volendo a sinistra si può arrivare in pochi minuti sul Monte Agugiaia (Madonna , 1091 m.). Si sfiora la Malga Perlezzi e si procede sino a trovare a destra il sentiero ”rombo rosso pieno” per l’ Aiona (paline). In seguito salendo si entra nella bella faggeta , in cui il frequente segnavia si rivela utilissimo visto che il tappeto di foglie copre le tracce . Più in alto , dopo aver attraversato una carraia , si sale al Passo Prè de Lame ( 1537 m. ) e poi a Cian de Pumme si sbocca nei prati sotto la cima dell’ Aiona .
Ancora uno sforzo e si giunge sulla piatta sommità dall’ aspetto lunare , sino alla croce di vetta (1701 m.) . Volendo si può fare un salto alle Cime Nord e Sud (Madonna), leggermente più basse. Per la discesa si segue il sentiero ” triangolo rosso vuoto ” sino al Passo della Spingarda (1546 m.) e poi la carrareccia a destra sino al Rifugio Pratomollo (1500 m.) .
La discesa prosegue a destra sempre su sterrata, passando accanto alla Pietra Borghese sull’ altra sponda del rio. Poco dopo , a sinistra (palina) , si stacca il sentiero con lo stesso segnavia , che cala nel bosco sino a raggiungere la Malga Zanoni. Da lì, tra carrareccia e tagli segnati , si scende a fondo valle toccando i ruderi di Case Poragine ed il borgo di Castagneto . Infine si arriva all’ auto , parcheggiata a Prato Sopralacroce (bar e fontana) .