- Accesso stradale
- Si arriva fin sotto il rifugio Averole
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Siamo saliti passando dal rifugio, seguendo la relazione del libro di Barbie, ma in questo modo abbiamo raggiunto la quota del colle del Collerin e abbiamo dovuto perdere circa 250 m di dislivello per riportarci nel vallone giusto. Gli sci si portano per meno di un’ora in salita, mentre in discesa per lingue di neve si arriva a una decina di minuti dal rifugio. Il salto roccioso finale, che abbiamo trovato un po’ ghiacciato, è attrezzato con corde fisse un po’ sfilacciate. Neve dura e a tratti crostosa fino a circa 3400 m, poi sempre migliore scendendo: primaverile ben rigelata al mattino e morbida e ben portante in discesa. Per evitare lunghi traversi siamo scesi nella valletta che parte dalla cima e siamo risaliti per 300 m ricongiungendoci con l’itinerario di salita.
Giornata inizialmente nuvolosa e nebbiosa, poi meteo in netto miglioramento, piuttosto freddo sopra i 3000 m. Con Silvio.