Albaron di Savoia da Bonneval per il Glacier Superieur du Vallonnet

E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, Albaron.

Il più remunerativo tra gli itinerari dell’Alba d’orata. Saliti il sabato al des evettes (cambiato gestione, simpatici, ma cibo molto molto alla francese). Si calzano gli attrezzi dopo 10 minuti di portage da l’ecot nel rio che solitamente tiene di più la neve. Occhio che inizia già ad uscire l’acqua e per esperienza è facile finirci dentro.
L’indomani partiti alle 6, buon rigelo, molto utili rampant o ramponi per il primo salto che adduce sul gh. des evettes. Parte susperiore in parte su residui di purghe e neve dura. Cresta in neve, facile, andando con calma e legati ci vogliono circa 60 minuti. Per la doppietta sul Grand fond, la corda da 30 non basta per pochi metri. La discesa è comunquee attrezzata con corde fisse e appigli da ferrata.

Grand fond in trasformata poi dura con buon gripo sul primo muro del vallonet, molto psicologico per l’esposizione che fa cambiar colore alle mutande. Pendii intermedi dinuovo in trasformata già più pesante. Parte finale nelle gorge su fondo molto svalangato. Alcuni passaggi esposti su ammiccanti barre rocciose. Infine per lingue di neve e qualche gava e buta si arriva fino all’arrivo degli impianti a Bonneval.

Come al solito la macchina era da un’altra parte. L’Autostop mi ha salvato le cartilagini rotulee per il ritorno a l’ecot.

Tanta gente lato francia, una decina sul Vallonet. Innevamento buono, ma comunque scarso per essere a maggio, N ciamarella in ghiaccio completo e normale in parte con terra fuori, N piccola con qualche placca ghiacciata.

Con un gianni in forma che ha aperto cresta e parte finale lurida della discesa e dei motivatissimi chiara e andrea che probabilmente non vedremo mai più in gita con noi!