- Accesso stradale
- Sterrata un po' sconnessa fino al piano 2040 mt.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Era da fine aprile che non si vedeva un rigelo così. Già a partire da 2300mt. Tempo splendido, notte serena, aria frizzante. Bellissimo! L’itinerario è davvero splendido e merita ampiamente il viaggio e la sveglia. Partiamo alle 5.45. In vetta alle 10.30. Un po’ lentini forse per la mezza dozzina di cambi di assetto del mio Kurt, che appartiene alla setta dei senza rampant. La neve è sempre portante , anche a piedi. Fredda, liscia coperta da una leggera polverella in alto. Davvero perfetta. Poi un po’ più grutuluta ma sempre sciabile. Nelle balze di roccia un paio di passaggi sono davvero al limite ormai. Siamo riusciti a non togliere mai gli sci con qualche acrobazia. Divertente la ferratina finale che dà un pizzico di pepe al tutto. Utili, per la sicurezza, due cordini con moschettone se non si vuole fare la doppia.
Grazie a Abo per avere postato la gita, che non avevo mai visto. D’altra parte gli itinerari del caro Mountain non tradiscono! Grazie sempre ad Abo per le utili indicazioni sulla ferrata finale.
Valore aggiunto: solo noi in tutta la alta valle dell’Arc. Che meraviglia. Con quel dormiglione di Kurt che non si era mai svegliato alle 2.30…