Dal passo di Zambla (comodo parking) si prende la stradina asfaltata di sinistra che, quasi in piano, porta ad una carrozzabile che in inverno diventa una piccola pista da sci. Dopo un centinaio di metri, sulla sinistra inizia il sentiero a tacche bianco-rosse che sale, a tratti ripidamente, nel bosco. Seguendo sempre i segni non si può sbagliare fino in cima. Condizioni buone e gita per questo consigliata per il momento: neve da quota 1400m ma dura e schiacciata dai passaggi. Affiora un po’ di ghiaccio e risultano indispensabili i ramponi. Consiglio di usarne un paio già tritato perché a meno di fare decine di togli-metti vi troverete a camminare spesso su roccette e detriti coi ramponi ai piedi. Poco prima del colle ho intercettato un canalino invitante a quota 1600: sale tutto sulla destra salendo. Con ramponi e picca (35-40°) su dritto per 100m circa. Il canale era chiuso da roccioni, però visto che i passaggi di arrampicata apparivano troppo ostici per le mie scarse capacità ho traversato verso sx fino a recuperare la traccia normale fino al passo Brassamonti e poi al passo della Forca. La cresta che dal passo della Forca porta in vetta all’Alben è divertente e ricorda moltissimo l’ambiente della Grignetta. Ci sono dei tratti esposti e bisogna usare le mani un paio di volte. Pessima la scelta di imbrattare le rocce con decine di tacche anche dove non serve proprio. Oggi c’era poca neve pressata, il discorso potrebbe complicarsi in caso di abbondante innevamento. Si fanno dei lunghi traversi che con neve instabile potrebbero risultare pericolosi. Dalla cima gran panorama, dagli Appennini (oggi nitidissimi) all’Adamello, con nel mezzo tutto l’arco alpino occidentale e centrale. Mi sono goduto la vetta per più di un’ora visto il sole caldo e l’assenza di vento. Ottima prima uscita per gli scarponcini nuovi. Avvistati 3 camosci mentre ero a 10 minuti circa dalla cima.