Poco oltre Bessans sulla destra si dirama la strada per la valle di Avèrole, che se non è innevata (pista da fondo) conviene percorrere per un breve tratto, lasciando l’auto a La Goulaz, piccolo gruppo di case.
Si segue la strada per alcune centinaia di metri fino ad un cartello sulla sinistra indicante Les Planors; con poca neve, conviene percorrere il buon sentiero, che taglia i tornanti della strada guadagnando rapidamente quota fino gli alpeggi di La Buffaz. Vista la ripidità del pendio, con buon innevamento conviene passare per la strada, che parte sulla sinistra parecchio dopo il sentiero e sale molto lungamente. Agli alpeggi i pendii si addolciscono e si allargano, ed è già visibile il bel pendio triangolare della cima, leggermente sulla sinistra. Si procede allora per percorso abbastanza intuitivo in direzione della cima, per dossi e avvallamenti lungo la poco definita dorsale, fino a pervenire ad un poco marcato cucuzzolo roccioso, il Clapier Vert a 2700 m da cui la dorsale si va meglio definendo. Si perdono poche decine di metri e dopo un tondeggiante collinotto si traversa facilmente sulla destra, puntando ad un colletto appena oltre il Clapier Vert. Questo tratto può essere pericoloso con molta neve in quanto si passa non lontano dalla balza che sorregge il pendio sommitale. Si risale un breve tratto ripido arrivando prima al colletto, e poi un breve passaggio con qualche roccetta, che dà accesso all’ampio pendio che conduce in cima.
Lo si può risalire direttamente per la massima pendenza (circa 30°) oppure piegare progressivamente a sinistra per andare a guadagnare la dorsale sud-sud ovest, e da qui senza alcuna difficoltà fino in cima.
Per la discesa si può invece scendere il pendio per la massima pendenza (neve permettendo), fino a tornare al colletto, dove si continua per il percorso di salita, oppure piegando a sinistra per ampi pendii ritornando più direttamente a La Buffaz.