Una delle più belle vie che abbia mai scalato! Praticamente in ogni tiro c’è una fessura, alcune si scalano con mani e piedi e altre usando solo le mani (o le dita) e con i piedi in aderenza sulla parete liscissima ma con ottimo grip.
Molto utile un set di friend per integrare in alcuni punti, anche se la spittatura c’è in alcuni tratti è un po’ lunghetta (v. tiro del diedro). noi alla fine della via abbiamo proseguito per altri tre tiri. Il primo segue un diedro appoggiato (1 chiodo vecchio in fessura) , passa alla sx di un albero secco (cordino) e sale su olina/rocce. Questo tiro è più un trasferimento, ma i due successivi sono di nuovo interessanti. Il secondo tiro è di nuovo sul VI, si seguono nuovamente delle fessure sul verticale e liscio. Il terzo ed ultimo tiro parte con un traverso da urlo sulla sx (ma c’è il trucco, un’altra bella fessura orizzontale per i piedi abb in basso), poi si sposta dietro lo spigolo e risale infine per lo stesso fino alla sosta finale. Così la via diventa quindi di 11 tiri. Scesi in doppia, i tre tiri aggiuntivi si scendono con due doppie (la prima arriva alla base del tiro di VI), la seconda alla sosta della fine via originaria.
Con Save, Sandro e Oriana e ottimo pic nic finale, merci! 😉