Condizioni molto particolari: neve recentissima fin dall’auto che ha impepato non poco il percorso, costringendo ad un faticoso e lunghissimo traverso nonché ad una estenuante risalita per poter accedere alla croce della prima vetta, innominata o del Pizzo; massima attenzione nel proseguimento verso la seconda vetta con cartello punta del Pizzo nonché nella discesa e risalita dell’ultimo tratto roccioso prima della pala dell’Altenberg. Da ultimo, per evitare di rientrare faticosamente alla Bocchetta delle Vacche, ci siamo calati per un canalino di circa 150m di almeno 45° con neve ormai in impappamento, non sgradevoli i ramponi sul fondo erboso. Molti minuscoli distacchi, tuttavia la neve fino alle 11-12 ha tenuto piuttosto bene. Lato positivo: nonostante la nevicata, il sentiero di cresta è percepibile fino a metà della pala della prima vetta. Spessore manto: 5 cm alla partenza, 10 cm primo tratto di cresta, da 20 fino a mezzo metro sul versante S del Pizzo, 10/20 cm sull’Altenberg. Difficoltà complessiva valutata farmacisticamente in PD-
La recentissima nevicata ha magnificato l’ambiente, con luci da alba del mondo nel primo tratto di cresta. Meteo perfetto, senza nuvole né vento, se non refoli freddi giusto in vetta all’Altenberg. Alla meta in poco più di 5 ore, h12,45. Caldo torrido al rientro e neve in pappa, con luci ben più da primavera avanzata che da novembre inoltrato. All’auto in 2,30h, 15° e fango nell’ultimo tratto per una gita di forte intensità e panorami sensazionali sul rosa e molti altri 4000, oberland, bernina, laghi, legnone e grigie, monti biellesi, ecc… fino a infilare il gran paradiso. Un saluto a Carlo e Corrado di cui abbiamo trovato recente annotazione sul minuscolo quaderno di vetta. Con l’entusiasta amico Enzo.