Sicura in caso di elevato rischio valanghe.
Dalla cappella commemorativa dei caduti sulla linea gotica, che si trova dopo la galleria del Pian della Fioba, prendere il sentiero 188 per il Passo della Greppia 1209m. Poco prima di arrivare al passo della Greppia (quota 1150m circa, prima di entrare nell’ultimo pendio aperto che conduce al passo), deviare a sinistra, all’imbocco di un evidente canale ghiacciato, che corrisponde parzialmente al greto di un torrente in secca. La variante alpinistica inizia qui.
Tenersi sulle rocce sulla dx idrografica (sx per chi sale) del canale. Si affrontano passaggi prima facili (I-II), poi molto malagevoli in “paleo”-traction (III, fondamentale la piccozza), rinviandosi ai numerosi alberelli presenti.
Si continua a salire su tale costiera, che alterna tratti friabili terrosi/erbosi a bei salti di roccia. Superato questo tratto, si sbuca nel canale nevoso (facile). Proseguendo, si affrontano così delle successioni di canalini/camini di roccia, erba e neve, facendo attenzione, un camino dopo l’altro, a portarsi gradatamente verso dx (cioè la sx idrografica, in direzione N/NE, con l’obiettivo di sbucare sulla cresta Nord a pochi minuti dal Passo degli Uncini). Protezioni con fettucce su spuntoni.
All’ultima biforcazione, prendere invece il camino di sinistra (30m), che oppone difficoltà fino al IV+ (ghiaccio, roccia, paleo, difficilmente proteggibile per 20mt, delicato). Ottima sosta su spuntone in cima al camino. Dalla sosta vi sono due possibilità: 1) scendere in doppia nel canalino seguente, risalendolo in breve fino alla cresta N. 2) Attaccare la paretina di IV/IV+ subito sovrastante, che dopo un breve risalto conduce su un’aerea crestina, e di lì sbuca immediatamente nel canale principale di dx. Noi abbiamo scelto la seconda opzione.
Giunti nuovamente nel canale, risalirlo sulla sua sponda di dx idrografica sfruttando alcune rocce e arrivare a degli alberelli. Si giunge così a una settantina di metri dalla cresta N. Il traverso è molto delicato con alto rischio valanghe, ma è proteggibile rinviandosi sui pochi alberi presenti. Superato questo traverso, si sbuca in breve sul crinale N, in corrispondenza di un ardito spuntone che sale in cielo e dei segnavia del sentiero che dalla cappella va direttamente al Passo degli Uncini 1380m.
A questo punto lo si segue fino al Passo, e si procede sulla normale al monte Altissimo fino alla base della cresta rocciosa. Di qua in poi il sentiero della normale si porta sul versante Nord, compiendo un ripido traverso ascendente (sconsigliabile in caso di elevato rischio valanghe o cattive condizioni della neve).
Pertanto si evita tale sentiero, attaccando la ripida cresta rocciosa proprio lungo il suo filo (misto, buone protezioni con fettucce su spuntoni). Sempre stando sul filo, si tocca l’anticima, da cui parte una bella cresta nevosa, che si segue fino in vetta lungo il filo, prestando attenzione alle cornici.
In discesa, compiere una traversata sulla facile cresta del Vaso Tondo. Appena possibile abbandonarla per boschi e ripidi canalini, per arrivare alla cava del Fondone. Giunti alla cava si segue la strada e non la si abbandona più. Si attraversa una galleria (necessaria frontale) e si giunge all’imbocco SE della galleria del Cipollaio.
Da lì con un’altra auto (o in autostop) fino al punto di partenza, ove si recupera l’auto.